Una provincia grande una volta e mezza la Liguria, 3500 chilometri di strade, 250 comuni di cui la maggior parte piccoli e piccolissimi, un'autostrada mai finita, il raddoppio del Tenda appeso ad un filo, il Maddalena che chiude ad ogni nevicata, la linea ferroviaria Torino-Cuneo-Ventimiglia sempre più precaria, il raddoppio del binario tra Cuneo e Fossano sempre promesso e mai realizzato; la tangenziale di Fossano, ad una sola corsia ed interdetta ai mezzi pesanti; la strada di collgamento tra Savigliano, Saluzzo e Pinerolo con il limite ridotto ai 50 km/orari perché non ci sono i soldi per intervenire e metterlo in sicurezza; la variante di Demonte attesa da decenni, le scuole di competenza della Provincia che cadono a pezzi.
E' questo il quadro che il presidente della Provincia Federico Borgna ha presentato ai quattro parlamentari su otto intervenuti in sala Giolitti stamattina, su invito dello stesso Borgna. Quattro su otto perché a Roma ci sono impegni istituzionali alla Camera e Gribaudo, Dadone, Ciaburro e Gastaldi non sono potuti essere presenti.
Ma, come richiesto dai presenti, l'incontro sarà periodico e avranno, anche gli assenti, occasione di esserci.
"La nostra infrastruttura più importante sono i 3500 chilometri di strade da mantenere efficienti e sicure - ha detto Borgna. Non abbiamo sufficenti risorse. Al netto dei grandi progetti di territorio, vi chiediamo attenzione su questo tema".
I quattro parlamentari presenti, tutti provenienti da esperienze anche pluriennali in Provincia - hanno parlato della necessità di rivedere il ruolo di questo ente, tornando alle elezioni dirette. Enrico Costa ha poi auspicato che le grandi opere non siano ulteriormente rallentate dai contenziosi, come sta accadendo per il raddoppio del Tunnel di Tenda. "E' fondamentale avere tempi certi per la realizzazione delle opere", ha sottolineato.
Mino Taricco: "Non possiamo, ogni volta che cambiamo la giacchetta, ricominciare da capo. Una cosa positiva: la Cuneo-Asti ha per la prima volta l'ok di Bruxelles sulla modalità dei finanziamenti e il progetto della variante di Demonte sembra ormai essersi incamminato nella giusta direzione. Sul Tenda speriamo si trovi una soluzione in tempi rapidi. Dentro un quadro condiviso, non farò mancare il mio impegno per la provincia di Cuneo".
Marco Perosino ha evidenziato come vada riformata la Legge 56/2014 sulle Province, per tornare a restituire agli enti competenze e finanziamenti adeguati. "In questo dobbiamo essere tutti d'accordo e tutti uniti" ha evidenziato.
Giorgio Bergesio: "C'è bisogno di avere un dossier dettagliato sulle criticità della Granda, in modo da poterci muovere in maniera mirata. Vanno rivisti i finanziamenti alle Province, per strade, scuole e ambiente, altro tema importantissimo, sul quale la Provincia è il primo interlocutore. Per il bene del territorio ci togliamo la casacca e lavioriamo nella stessa direzione. Noi siamo a completa disposizione".