Cuneo e valli - 03 aprile 2018, 07:21

“Il freddo di Cuneo fu così intenso che un bimbo venne sostituito da un orsacchiotto di peluche”

I ricordi ed i retroscena della fiction girata a Cuneo “Questo nostro amore 80”. Questa sera - martedì 3aprile - su Raiuno in onda la seconda puntata

Dopo il grande successo della prima puntata della fiction "Questo nostro amore 80", andata in onda domenica primo aprile, questa sera - martedì 3 aprile - sempre su Raiuno, si potranno vedere altri due episodi della serie televisiva, la cui storia è stata girata tra torinese e la città di Cuneo.

Ecco il racconto di Noemi Balbo, una cuneese con la passione per il cinema, che ha fatto la comparsa nella fiction della Rai, proprio nelle scene girate nella stazione ferroviaria di Cuneo.

"Del giorno delle riprese ricordo una levataccia e la convocazione presso il dopolavoro ferroviario vicino alla stazione di Cuneo, per trucco, parrucco e "vestizione", aspetti veramente molto curati per ognuno di noi, anche se eravamo semplici comparse (ed eravamo parecchie!). L'addetta al casting ci aveva raccomandato preventivamente di indossare un intimo termico e di portare un thermos di the caldo e delle coperte per le scene da girare in esterno (nelle pause questi accorgimenti ci sarebbero stati utili date le temperature rigide di quei giorni). Ovviamente in scena le coperte sarebbero servite solo durante le pause...)

Fortunatamente non ne abbiamo avuto bisogno perché le riprese in esterno sono state girate nel pomeriggio quando il freddo si era un po' attenuato, mentre quelle all'interno della stazione si sono svolte al mattino. La pausa pranzo si faceva a turni e velocemente, perché non dovevano esserci tempi morti e si potevano scegliere i "cestini" destinati alle comparse e alla troupe in base alle esigenze alimentari (vegetariani, a base di carne...). Sui set di solito io sto sempre a curiosare per imparare... ed ho notato una gra

nde professionalità di questa troupe ed una grande cura nei dettagli dal trucco, al parrucco, ai costumi per non parlare degli addetti al comparto scenografia. La scena della stazione risulta tagliata di parecchio rispetto al girato e tutto sommato è durata poco, ma ha richiesto un grande lavoro di preparazione, sicuramente ci sono state persone che hanno effettuato sopralluoghi e misure per costruire e poi montare e smontare ad esempio supporti di metallo per coprire particolari moderni o per piazzare un aggeggio d'epoca con tanto di altoparlante a tromba in loco, per ricreare e stampare volantini pubblicitari.

A Cuneo oltre al grande Neri Marcorè e a Nicola Rignanese c'erano i due giovani attori Dario Aita ed Aurora Ruffino (quest'ultima teneva in braccio un bambino che forse non ha resistito fino all'ultimo ed è stato sostituito da un... orsacchiotto di peluche vestito con gli abiti del piccino e tenuto in braccio ovviamente sempre di spalle...).

Durante le riprese ho conosciuto gente simpatica, veterani della comparsata come Beppe Racca o neofiti e per una volta ho "giocato in casa" senza dover correre a Torino o chissà dove. Ad oggi ho fatto la comparsa in ventisei film, qualche figurazione speciale ed un ruolo in un cortometraggio, ho girato tre spot pubblicitari, ho dato una mano a trovare comparse ed ho fatto l'assistente scenografo spesso lavorando gratuitamente. Poi con tanta fatica ci ho messo 6 lunghi anni per realizzare il mio film "A Lisio per sempre e anche dopo": la passione è sempre tanta ed alla veneranda età di 50 anni continuo a mettermi in gioco e ad intrufolarmi dove posso".


NaMur