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Attualità | 07 febbraio 2018, 19:40

Intervista al cantante Mattia Comba, in arte Iron

Nel giorno dell’uscita del suo primo album, “Vizi d’artista” (7 febbraio), l'artista racconta con entusiasmo la sua passione per il Rap

Intervista al cantante Mattia Comba, in arte Iron

"Il mondo della musica di oggi non è facile, ma non ci posso fare niente… E’ la mia passione".

Inizia così Mattia Comba (in arte Iron), 20 anni di Cervasca che racconta il suo sogno nel cassetto: diventare un Rapper.

Nel giorno dell’uscita del suo primo album, “Vizi d’artista” (7 febbraio), Mattia racconta con entusiasmo la sua passione per il Rap e l’avvicinamento alla musica.

Come sei entrato nel mondo del Rap?

<< Ho avuto la possibilità di avvicinarmi a tanti generi musicali, Rock, Metal, Dance, House, Techno,… così da trovarne uno che mi rappresentasse. Ed ho notato che nel Rap è racchiusa tutta l’energia che la musica mi può trasmettere>>

Allora hai iniziato a comporre qualche rima... Che temi affronti?

<< Le prime canzoni che ho scritto sono state fondamentali per la mia formazione da artista. Ho iniziato nel 2014, una forte emozione mi ha spinto . A volte mi vergogno un po’ a farle ascoltare, ero ancora inesperto… E’ un po’ come quando uno YouTuber riguarda il suo primo video. I temi che affronto nell’album sono i 7 vizi capitali. Ad ognuno una canzone>>.

Mattia Comba, in arte IRON. Perché?

<< Una volta un mio amico di disse: “sei di ferro”. Di lì è scattata la molla, allora ho tradotto ferro in inglese e ne è uscito IRON, il mio nome d’arte>>.

Chi sono stati i tuoi modelli? come reputi Rap italiano?

<< Da sempre sono fan di Bassi Maestro, un rapper italiano che si è guadagnato il rispetto di tantissimi altri artisti con il suo stile e con le sue rime. Un altro esempio che voglio sempre citare è Fabri Fibra: è riuscito a conquistare il pubblico e continuare a mantenerlo tuttora. Davvero un ottimo esempio>>.

Parlando del tuo album, quali sono le tracce? E perché proprio “Vizi d’artista”?

<< Le tracce saranno 7, come i 7 vizi capitali. In ordine: “Let’s Jiggy”, “Missionari”, “Strage”, “Messaggio vocale”, “Nori”, “Coerenza”, “Dojo”. Ho scelto di approfondire i temi attraverso il Rap, sarà il pubblico a dirmi come ho lavorato. Il singolo “Let’s Jiggy” è uscito pochi giorni fa ed ha avuto un successone. Speriamo anche negli altri>>.

Come mai la droga è uno dei temi più trattati dai Rapper?

<<Parlare di droga non è Rap. Il Rap è poesia ritmata. La droga un tempo era vista come evasione dalla realtà. Ora sta andando di moda il genere trap. In questo caso fumarsi una canna è visto come vizio piuttosto che come evasione dagli schemi. La trap sarà il futuro, anche come basi musicali>>.

Cosa consigli ad un ragazzo che vuole avvicinarsi al Rap?

<<Il Rap devi avercelo dentro. Devi metterti in gioco, non accontentarti delle piccole soddisfazioni che ti danno gli amici che ti ascoltano, devi puntare sul contenuto... Un consiglio spassionato è quello di non prendersi troppo sul serio>>.

“Vizi d’artista” è scaricabile gratuitamente dalla pagina Facebook “TheTrueIron” a partire da oggi, mercoledì 7 febbraio.

 

Lorenzo Rosso

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