"Il mondo della musica di oggi non è facile, ma non ci posso fare niente… E’ la mia passione".
Inizia così Mattia Comba (in arte Iron), 20 anni di Cervasca che racconta il suo sogno nel cassetto: diventare un Rapper.
Nel giorno dell’uscita del suo primo album, “Vizi d’artista” (7 febbraio), Mattia racconta con entusiasmo la sua passione per il Rap e l’avvicinamento alla musica.
Come sei entrato nel mondo del Rap?
<< Ho avuto la possibilità di avvicinarmi a tanti generi musicali, Rock, Metal, Dance, House, Techno,… così da trovarne uno che mi rappresentasse. Ed ho notato che nel Rap è racchiusa tutta l’energia che la musica mi può trasmettere>>
Allora hai iniziato a comporre qualche rima... Che temi affronti?
<< Le prime canzoni che ho scritto sono state fondamentali per la mia formazione da artista. Ho iniziato nel 2014, una forte emozione mi ha spinto . A volte mi vergogno un po’ a farle ascoltare, ero ancora inesperto… E’ un po’ come quando uno YouTuber riguarda il suo primo video. I temi che affronto nell’album sono i 7 vizi capitali. Ad ognuno una canzone>>.
Mattia Comba, in arte IRON. Perché?
<< Una volta un mio amico di disse: “sei di ferro”. Di lì è scattata la molla, allora ho tradotto ferro in inglese e ne è uscito IRON, il mio nome d’arte>>.
Chi sono stati i tuoi modelli? come reputi Rap italiano?
<< Da sempre sono fan di Bassi Maestro, un rapper italiano che si è guadagnato il rispetto di tantissimi altri artisti con il suo stile e con le sue rime. Un altro esempio che voglio sempre citare è Fabri Fibra: è riuscito a conquistare il pubblico e continuare a mantenerlo tuttora. Davvero un ottimo esempio>>.
Parlando del tuo album, quali sono le tracce? E perché proprio “Vizi d’artista”?
<< Le tracce saranno 7, come i 7 vizi capitali. In ordine: “Let’s Jiggy”, “Missionari”, “Strage”, “Messaggio vocale”, “Nori”, “Coerenza”, “Dojo”. Ho scelto di approfondire i temi attraverso il Rap, sarà il pubblico a dirmi come ho lavorato. Il singolo “Let’s Jiggy” è uscito pochi giorni fa ed ha avuto un successone. Speriamo anche negli altri>>.
Come mai la droga è uno dei temi più trattati dai Rapper?
<<Parlare di droga non è Rap. Il Rap è poesia ritmata. La droga un tempo era vista come evasione dalla realtà. Ora sta andando di moda il genere trap. In questo caso fumarsi una canna è visto come vizio piuttosto che come evasione dagli schemi. La trap sarà il futuro, anche come basi musicali>>.
Cosa consigli ad un ragazzo che vuole avvicinarsi al Rap?
<<Il Rap devi avercelo dentro. Devi metterti in gioco, non accontentarti delle piccole soddisfazioni che ti danno gli amici che ti ascoltano, devi puntare sul contenuto... Un consiglio spassionato è quello di non prendersi troppo sul serio>>.
“Vizi d’artista” è scaricabile gratuitamente dalla pagina Facebook “TheTrueIron” a partire da oggi, mercoledì 7 febbraio.