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Sport invernali | 30 gennaio 2018, 07:50

Pietro Tassone, lo sci e le Olimpiadi: in arrivo una nuova rubrica su Campioni.cn...

A breve, in occasione dei Giochi invernali di Pyeongchang, vi racconteremo aneddoti e curiosità legati all'evento a cinque cerchi grazie al prezioso contributo del 94enne frabosano, che nel 1957 trionfò a "Lascia o Raddoppia" e divenne amico di Mike Bongiorno

Mike Bongiorno e Pietro Tassone in uno scatto di parecchi anni fa

Mike Bongiorno e Pietro Tassone in uno scatto di parecchi anni fa

In Valle d'Aosta, ad Antey-Saint-André, risiede Pietro Tassone, che può essere considerato a tutti gli effetti uno degli ultimi narratori onniscienti della storia dello sci dalle sue origini sino ai giorni nostri.

Una fonte di sapere che diverrà presto anche una risorsa del nostro giornale: infatti, nei prossimi giorni, in concomitanza con i Giochi olimpici di Pyeongchang 2018, prenderà il via una nuova rubrica che accompagnerà i nostri lettori nelle due settimane a cinque cerchi, durante le quali avranno modo di scoprire aneddoti e curiosità legati alla storia dell'edizione invernale delle Olimpiadi e di approfondire aspettative e risultati conseguiti dagli atleti italiani (fra i quali spicca la presenza della cuneese Marta Bassino), che mai come quest'anno coltivano legittime ambizioni di medaglia, anche e soprattutto alla luce delle buone sensazioni raccolte nelle ultime gare di Coppa del Mondo.

A dispetto dell'età (94 anni), Tassone (nato a Frabosa, dunque di origini cuneesi) conserva una memoria invidiabile, a tal punto che nel 2016 aveva sostenuto un provino per "Quasi quasi rischiatutto", dopo aver preso parte nel 1957 a "Lascia o Raddoppia", indimenticabile quiz condotto da Mike Bongiorno.

Un'esperienza che rappresentò una svolta nella sua vita, anche a livello economico: " "In quegli anni - dichiara - facevo qualche gara di sci e mi ricordavo tutti i nomi dei vincitori delle Olimpiadi. La gente mi diceva di provare a partecipare al quiz. Quando mi sono presentato come concorrente, mi hanno fatto otto quesiti talmente facili che pensavo fosse un tranello. A un certo punto Mike Bongiorno esclamò: 'Ottava e ultima domanda: nel 1952 la staffetta 4x10 è stata vinta da quattro frazionisti dello stesso cognome. Quale?'. Io gli risposi: 'Se vuole le dico anche i nomi'. Li sapevo a memoria: Compagnoni Aristide, Severino, Ottavio e Bruno. Dopo cinque giovedì decisi di lasciare la trasmissione e l'ultima sera non ho voluto rispondere: mettere a rischio 2 milioni e mezzo di lire mi sembrava un azzardo!".

Un successo che gli ha donato l'occasione "di conoscere tante persone importanti, come Niarchos, il cognato dell'armatore greco Onassis, l'Avvocato Agnelli, Vittorio Gassman, il principe d'Olanda. Conobbi anche Achille Compagnoni, quello del K2 per intenderci, che mi disse: 'Tu che sei del mestiere, vieni qui in Valle d'Aosta a rifare gli sci e a passare la sciolina. Fatti pagare il deposito e vedrai che farai affari!'. Aveva ragione: ho tenuto quel laboratorio per 31 anni. Lì ho anche insegnato a Mike Bongiorno a dare la sciolina con il pennello sotto gli sci".

Un rapporto speciale, quello venutosi a creare fra il concorrente e il conduttore, come racconta lo stesso Tassone: "Io e Mike diventammo amici: sciavamo anche assieme, abbiamo fatto diverse discese in compagnia. Lui era bravo, sciava con disinvoltura e veniva 2 o 3 volte alla settimana a Cervinia, dove io avevo il negozio".

La sua esistenza, tuttavia, è stata segnata dalla terribile prigionia nei lager: "La sera dell'8 settembre 1943 è stato annunciato l'armistizio - spiega -. I tedeschi ci han chiesto di depositare le armi e da quel giorno lì siamo passati da militari a prigionieri. Dopo 48 ore siamo stati caricati su un treno e portati in un campo di concentramento. Lì facevamo i turni in fabbrica: si soffriva tanto il caldo, perché all'interno c'era l'alluminio che bolliva. Quando ero su quei forni, con la polvere e il calore che mi toglievano il respiro, pensavo spesso alla mia neve".

Alessandro Nidi

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