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Attualità | 10 gennaio 2018, 16:51

Dal 22 gennaio partirà la cassa integrazione per un anno alla Burgo di Verzuolo

Con la nuova Legge Finanziaria l'azienda potrà rientrare nell'accordo di ricollocazione che prevede corsi di formazione e sgravi fiscali atti al ricollocamento. Intanto sette persone si sono licenziate da quando è iniziata la crisi della cartiera

Dal 22 gennaio partirà la cassa integrazione per un anno alla Burgo di Verzuolo

La cassa integrazione straordinaria richiesta oggi, mercoledì 10 gennaio, sul tavolo dell’assessorato regionale del Lavoro, a proposito vertenza Burgo di Verzuolo partirà lunedì 22 gennaio e durerà per 12 mesi fino al 21 gennaio 2019. E’ il secondo step della trattativa che ha visto il 2 ottobre l’apertura di una procedura di licenziamento collettivo per 143 lavoratori a seguito della dismissione dell’azienda della linea ottava (produttrice di carta patinata).

All’incontro erano presenti i funzionari regionali dell’assessorato del Lavoro coordinati dal dottor Alberto Anselmo, le segreterie territoriali dei cartai  Walter Biancaotto (Slc Cgil), Lina Simonetti (Fistel Cil) e Tino Mandricardi (Uilcom Uil). Per la Burgo presenti Paolo Simonato, responsabile delle relazioni sindacali e Franco Montevecchi, responsabile delle risorse umane. 

Il primo passaggio si era raggiunto lo scorso 14 dicembre, quando, sempre in Regione, la direzione aziendale della cartiera verzuolese aveva ufficializzato il ritiro delle mobilità. Oggi si completa la trattativa con l’attivazione degli ammortizzatori sociali che proseguiranno fino a gennaio 2019. Il procedimento riguarderà l’intero stabilimento (a oggi 364 dipendenti) e sarà aperta per 290 lavoratori che entreranno in Cigs non contemporaneamente, ma attraverso uno schema di turnazione che riguarderà diversi settori produttivi.

Inoltre con la nuova legge Finanzaiaria del 2018 la Burgo potrà rientrare nell’accordo di ricollocazione, che consiste nell’attivazione di corsi di formazione volti a favorire il ricollocamento (che dovrà essere scelta nel caso volontariamente dal lavoratore) in altre aziende, mentre per le aziende che assumono lavoratori che rientrano in questo accordo potrebbero esserci degli sgravi fiscali.

Prima della procedura di licenziamento i lavoratori all’interno dello stabilimento di Verzuolo erano 371: con la crisi degli ultimi mesi sette dipendenti si sono licenziati autonomamente abbassando l’organico a 364.

“Quello sancito oggi è uno strumento utile per ricercare soluzioni volte a salvaguardare i posti di lavoro.” – spiega il sindaco di Verzuolo Giancarlo Panero - “Nel bilancio 2018 porremmo degli elementi, tipo strumenti urbanistici fiscali e tributari per sostenere le imprese e quindi il lavoro.”

“Manterremo l’attenzione alta” – spiegano i sindacati dei cartai presenti oggi in Regione – “Utilizzeremo quest’anno per salvaguardare tutti i posti di lavoro”.

L’assessore al Lavoro della Regione Piemonte, cogliendo positivamente la decisione dell’azienda di non procedere ai licenziamenti, auspica tuttavia "che questo periodo possa servire a Burgo Group per individuare soluzioni che consentano di mantenere la massima occupazione nel sito piemontese, elaborando un piano per il rilancio dell’attività aziendale".

Daniele Caponnetto

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