72 ore di pioggia, intense, certo, ma comunque piuttosto normali durante un'ondata di maltempo. Tanto è bastato per creare buche sull'asfalto un po' ovunque. Strade colabrodo, continuamente rattoppate, con l'asfalto pronto a saltare alla prima occasione.
Segnalazioni ce ne sono arrivate tante. A Spinetta, frazione di Cuneo, stamattina erano al lavoro i tecnici comunali, perché il viale centrale, da ieri mattina, contava almeno 3 buche, piuttosto profonde e pericolose.
Ma è dal saviglianese che ci arriva la testimonianza più grave. Ieri, il signor Carlo stava percorrendo la strada provinciale 20 tra Levaldigi e Genola, mentre in direzione opposta sopraggiungeva un tir. Sulla sua strada una grande buca, di cui ci ha mandato le foto.
"Avevo due possibilità: fare un frontale con il TIR o finire dentro la buca con il rischio di distruggere la macchina e/o di finire fuori strada. Ovviamente ho scelto la seconda (visto che sto scrivendo sono vivo) ed ho distrutto ruote semiassi e sterzo. Sono vivo per miracolo. E' una vergogna", evidenzia.
La manutenzione delle strade è in capo all'ente Provincia di Cuneo per 3300 chilometri. Un numero gigantesco, soprattutto se rapportato alle risorse a disposizione.
La situazione è nota: le province, che dovevano essere spazzate via dalla Legge Delrio del 2014, sono rimaste in piedi, ma senza soldi. Un passaggio intermedio che doveva essere l'anticamera della cancellazione, mai arrivata, perché bocciata nel corso della consultazione referendaria del dicembre 2016.
Nel frattempo le Province devono occuparsi di strade ed edifici scolastici superiori. Correndo ai ripari, senza possibilità di investimenti e programmazione.