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Economia | 05 gennaio 2018, 18:13

"Valorizzare la Provincia di Cuneo": la tesi da 110 e lode di Massimiliano Fissore

Il modello economico cuneese è stato oggetto di un'approfondita indagine da parte del giovane, laureatosi in Economia a Torino

"Valorizzare la Provincia di Cuneo": la tesi da 110 e lode di Massimiliano Fissore

Rendere la Provincia di Cuneo e, nello specifico, il suo modello economico oggetto di una tesi di laurea magistrale: è il caso del giovane studente Massimiliano Fissore, recentemente laureatosi in Economia con la votazione di 110 e lode e dignità di stampa presso il Dipartimento di Management dell'Università degli Studi di Torino.

La tesi, denominata "Cultura e Territorio: gli argini contro le dinamiche globalizzanti. Il caso della Provincia di Cuneo", consta di 313 pagine ed è suddivisa in 6 capitoli (2 sociologici, 2 focus, 2 ricerche dirette sul campo).

È stato lo stesso Fissore, che ha frequentato il corso di laurea in "Direzione d’Impresa, Marketing e Strategia", a contestualizzare il proprio operato: "La tesi di laurea - ha commentato - verte sulle problematiche inerenti alla globalizzazione e i suoi aspetti più impattanti per le identità etniche e territoriali, come l'appiattimento culturale e l'omologazione di massa. In questo contesto, si individua un percorso di salvaguardia e valorizzazione locale, nelle identità e nella cultura, considerate come vero argine e vero aspetto di sensibilizzazione a proposito di tematiche come consumismo, multiculturalismo, ipercapitalismo e tecnologia galoppante, individuando però anche elementi di incontro tra la conservazione delle proprie radici e il progresso dettato dalla contemporaneità (il 'Cortile dei Gentili' come lo definisco io, sulla scia delle idee del Cardinal Ravasi). Il lavoro svolto si focalizza particolarmente sulla provincia di Cuneo, territorio dalle incredibili potenzialità ma ancora in una latente fase di crescita e valorizzazione, sviluppando una serie di ricerche dal carattere qualitativo e quantitativo condotte direttamente sul campo, mediante collaborazioni con il Comune di Cuneo in merito ai progetti di rinnovo cittadino delle aree di piazza d'Armi e località attigue (European Project), con il Dipartimento di Management dell'Università nella ricerca recentemente pubblicata sul rapporto tra cultura territoriale e tecnologia, e, infine, attraverso una serie di interviste a soggetti istituzionali e operatori nel campo dello sviluppo del territorio".

IL COMMENTO DEL RELATORE (PROFESSOR GIUSEPPE TARDIVO) - Relatore della tesi è Giuseppe Tardivo, professore ordinario di Economia presso il Dipartimento di Management dell'Università di Torino e preside del Campus di Management ed Economia di Cuneo. Questo il suo intervento: "La contemporaneità, filo conduttore della ricerca di Massimiliano Fissore, ci mette di fronte a modelli di vita sempre più tecnologici e scardinati dai ritmi biologici, e i sistemi di consumo inducono l'uomo a rivedere le gerarchie di bissone e i valori verso cui protendere. In questo contesto le identità etniche, territoriali e di cultura si annichiliscono, la tradizione viene smantellata in virtù della creazione di una nuova società pluriculturale, piatta, omologata, pilotata e massificata. L'uomo si arrende, afferma Massimiliano. 'Sta smettendo di credere in tutto. In se stesso, nella religione, nei valori, nella cultura, nelle tradizioni, perfino nella vita. Il senso di vuoto che ne scaturisce viene immediatamente colmato: i consumi, la società dell'immagine, la scienza esplicativa di ogni cosa, i mass media, le libertà in ogni forma, internet, vengono posti a nuovo faro di un nuovo mondo'. In questo contesto il 'modello economico cuneese', coniugato a un forte istinto imprenditoriale e istituzionale, ha permesso all'economia di reinventarsi costantemente e di affrontare con successo le sfide della post-industrializzazione. Questa resilienza, questa capacità di trasformarsi e di affrontare il futuro è il punto focale sviluppato nella tesi. Per sopravvivere in uno scenario caratterizzato dal rischio e dall'incertezza, suggerisce Massimiliano, la Provincia di Cuneo dovrà sempre più sviluppare la sua caratterizzazione di 'Territorio Sistema Vitale'. Siamo ora di fronte a un passaggio cruciale. Solo una politica economica e industriale condivisa per una crescita organica e consapevole potrà consentirci di superarlo. Riorganizzare, internazionalizzare, 'fare rete', guardare all'Europa, essere locali nel globale e innovare attraverso l'esistente sono alcune leve operative suggerite dalla ricerca per vincere le sfide del futuro. Ma il lavoro di Massimiliano Fissore va oltre, provando, con numerosi esempi tratti da concrete realtà imprenditoriali, come cultura e territorio siano configurabili come validi argini alle derive omologanti della globalizzazione. Una tesi innovativa, ricca di chiavi interpretative e spunti di riflessione che sicuramente aiuteranno gli attori del territorio cuneese a gestire le sfide del futuro. Una tesi che premia il ruolo dell'università, e in particolare del Campus di Management ed Economia, come motore fondamentale e punto di riferimento per lo sviluppo della collettività e del territorio".

LA CHIOSA DI MASSIMILIANO FISSORE - "Oltre ad essere stato spinto nell'investigare queste tematiche da un profondo attaccamento alla mia terra e alla mia città - ha aggiunto il neolaureato - l'obiettivo ultimo che mi sono prefisso con questo elaborato è quello di cercare di capire come avrei potuto nel mio piccolo portare un valore aggiunto ad esse, sforzandomi di individuare, forte del mio bagaglio accademico, quali potessero essere le leve verso cui protendere non solo per valorizzare un territorio dalla splendida cultura e società, ma anche per capire come sensibilizzare i cittadini stessi inducendoli ad essere essi stessi portabandiera della loro terra, senza aspettare che il lavoro venga svolto unicamente dai policy makers. Durante il mio lavoro mi sono sentito dire che il nostro è un paese morto in una nazione in declino: io non ci credo, ho fatto il possibile per dimostrarlo, e mi auguro di trovare un impiego che mi permetta di portare avanti questo credo e di continuare a lavorare per esso. Cuneo, con la sua terra e la sua gente continuerà ad essere per me il miglior posto del mondo, in cui virtù e potenzialità si possono fondere per dar vita ad un luogo unico nel suo genere".

Alessandro Nidi

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