Tanti i "grazie" a tutti i saluzzesi. Con la commozione sono stati al centro dell'incontro (venerdì 5 maggio) tra le due imprenditrici di Amatrice e le socie dello Zonta club Saluzzo.
"Siamo felici" - dice Monica Leoni - "di avere avuto modo di ringraziare personalmente, tramite la Zonta, tutti i saluzzesi che così generosamente ci hanno aiutato”. Le sono stati consegnati i 3000 euro ricavati dallo spettacolo teatrale “La zia di Carlo”, iniziativa del sodalizio femminile in collaborazione con il Teatro del Marchesato.
Alla seconda imprenditrice Maria Chiara Buffa con attività nello stesso paese colpito gravemente dal sisma nell’agosto dello scorso anno, sono stati devoluti 1.200 euro, raccolti durante la cena degli auguri di Natale del club saluzzese che ha istituito un service di aiuto a donne colpite dalla calamità nel Centro Italia.
“Emozionante sapere che la gente comune c'è stata e c'è ancora vicina, purtroppo non possiamo dire lo stesso delle istituzioni - affermano in relazione ai drammatici momenti e alle perdite subite - Ad agosto - interviene Maria Chiara proprietaria di un agriturismo con fattoria didattica - sarà passato un anno dal terremoto. Finalmente questo anno orribile finirà, così che anche noi potremo tornare a rivivere una vita "normale" pur con i tanti dolori che ci portiamo dentro"..
Nata a Roma 41 anni fa da papà amatriciano e mamma romana ma anche lei figlia di papà amatriciano, nel 1999 ha iniziato a ristrutturare le proprietà ricevute in eredità dal nonno materno sulle rive del lago Scandarello, cambiando vita e realizzando il suo desiderio di vivere in montagna, tra gli animali e la natura.
“Nel 2002, dopo la ristrutturazione, abbiamo aperto l'agriturismo e a quel punto è iniziato il lavoro vero....le galline, i conigli, le oche, i maiali e poi l'orto, il frutteto e i miei amati cavalli. L'attività complementare di ristorazione mi ha dato subito grande soddisfazione e anche il luogo incantato dove sorge l'azienda fa la sua parte. Nel 2006 il mio compagno, anche lui originario di Amatrice, decide di lasciare la città e trasferirsi definitivamente in montagna... da cosa nasce cosa è nel 2009 arriva Mattia e nel 2014 la piccola Lara".
"La nostra è una zona sismica da sempre - continua Maria Chiara - e proprio nel 2009 abbiamo vissuto l'esperienza traumatica del terremoto dell'Aquila che è vicinissima a noi, non abbiamo subito danni materiali ma a livello lavorativo sì, molti dei nostri clienti venivano da quelle zone e per anni non sono più venuti... avevano altro a cui pensare. I danni subiti il 24 agosto del 2016 sono stati invece catastrofici, la nostra casa è distrutta, e il ristorante ha delle lesioni molto gravi per cui dovrà essere in parte demolito. Al momento non abbiamo una stima economica ma da quella terribile data dello scorso anno non stiamo lavorando e quindi non abbiamo entrate, considerando che il grosso dei nostri guadagni arriva dal lavoro stagionale che inizia a luglio e finisce ad ottobre (tempo permettendo). Abbiamo sicuramente perso più del 50 per cento. Con il vostro aiuto al momento noi stiamo sopravvivendo visto che sono 8 mesi che non lavoriamo e non avevamo grandi risparmi in quanto il nostro mutuo lo abbiamo finito di pagare proprio il 30 luglio 2016. Abbiamo comunque in programma di tornare ad Amatrice al più presto per riprenderci la nostra vita, soprattutto per i nostri figli che erano abituati a vivere liberi all'aria aperta in un ambiente sano e genuino.
Siamo in attesa che la regione Lazio ci dia la possibilità di costruire una struttura provvisoria per riprendere l'attività di ristorazione e ricominciare quindi a lavorare, abbiamo anche un piccolo progetto per le nostre api (avevamo 20 arnie) e poi vorremmo creare un campeggio particolare, con strutture in legno antisismiche ed ecosostenibile per favorire il turismo in sicurezza e nel rispetto della natura.
Siamo molto grati ai club Zonta che con la loro generosità ci stanno consentendo di portare avanti i nostri sogni e la vita di tutti i giorni, visto che il nostro Stato è praticamente assente".
Cinzia Leoni è proprietaria di un piccolo allevamento di mucche con caseificio di Amatrice. Già con la prima scossa del 30 novembre la stalla aveva subito danni, ma il peggio è arrivato quando, con le scosse dei mesi successivi, sia la casa che il piccolo caseificio sono diventati assolutamente inagibili.
Con i risparmi ha acquistato una roulotte dove adesso vive, non potendo abbandonare gli animali, e con la tenacia tipica degli abruzzesi e delle donne sta cercando, con l’aiuto di privati e associazioni, di riaprire momentaneamente il caseificio in un container.
La presidente di Zonta Saluzzo Flavia Cerutti ha consegnato alle due donne di Amatrice il gagliardetto del club che, hanno assicurato, avrà un posto d'onore in quelli che, sperano, saranno presto il nuovo container- caseificio e il ristrutturato agriturismo "Il piccolo lago”.














