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Cuneo e valli | 08 marzo 2017, 08:45

Palazzetto dello sport e scuola di via Giovanni XXIII nel consiglio comunale richiesto dalle minoranze di Borgo San Dalmazzo

I lavori sono iniziati con il ricordo di don Aldo Benevelli, in uno degli ultimi consigli della Giunta Beretta

Il Consiglio comunale di Borgo San Dalmazzo

Il Consiglio comunale di Borgo San Dalmazzo

Non sono bastate tre ore di discussione per esaurire i punti all’ordine del giorno del consiglio comunale di Borgo San Dalmazzo, riunito lunedì 6 marzo, con molte mozioni delle minoranze; i lavori, a tratti animati da discussioni piuttosto accese, sono proseguiti bel oltre la mezzanotte.

Tre gli argomenti che hanno animato maggiormente il dibattito: la proroga della concessione di gestione del palazzetto dello sport “Andrea Bonfiglio”, sulla quale ha chiesto delucidazioni Ettore Zauli (Pedona Libera); i lavori nella scuola di via Giovanni XXIII, su iniziativa di Zauli, Piermario Giordano e Corrado Biolè (Per Borgo), che hanno presentato richieste anche riguardo la caserma “Mario Fiore” (che ospiteremo in un altro articolo).

Nel 2012 l’associazione Polisportiva Libertas si è aggiudicata, tramite bando pubblico, la gestione del Palazzetto dello Sport “Andrea Bonfiglio”; lo scorso dicembre, in cambio di interventi di manutenzione straordinaria, con il rinnovamento dell’impianto di illuminazione, la società si è vista rinnovare l’appalto, in scadenza il 31 dicembre 2017, per altri 8 anni. Un’operazione che non è piaciuta alle minoranze. Ettore Zauli: “La richiesta della società è del 9 dicembre; la Giunta ha rinnovato la concessione il 13 dicembre. Siete stati velocissimi. Sono state sentite altre società sportive? Siete sicuri che nessun altro potesse interessato a un bando che doveva essere pubblicato il prossimo dicembre?”. Piermario Giordano: “La vostra scelta danneggia altre società, ad esempio l’Asd Borgo San Dalmazzo, che poteva essere interessata alla gestione, o i gruppi sportivi delle parrocchie. È una vicenda triste. Non si è fatto il bene di Borgo, la Giunta non ha avuto un comportamento limpido. Una concessione per 8 anni ha conseguenze pesanti, non so se sia legale”.

La risposta è arrivata dal Sindaco, Gian Paolo Beretta. “Il contratto di gestione prevede che se il gestore attua interventi di manutenzione straordinaria, la concessione possa essere prorogata prima della scadenza dei termini. I risultati della gestione dell’impianto sono soddisfacenti; l’impianto resterà proprietà del Comune al termine della concessione. Agli atti non abbiamo richieste scritte o dimostrazioni di interesse da parte di altre società sportive alla gestione degli impianti”.

Sulla scuola di via Giovanni XXIII le minoranze sono intervenute a gamba tesa. “Abbiamo richiesto un sopralluogo nella fase finale dei lavori – ha detto Zauli -, ma non ci è stato concesso. Il giorno dopo, però, è stata nel cantiere la Dirigente scolastica. Abbiamo richiesto una serie di documenti di fine lavori e di collaudo e abbiamo scoperto che tali fascicoli non sono disponibili, perché i lavori non sono ancora stati ultimati. Sono ancora in corso. I bambini sono rientrati nell’edificio a gennaio, ma il cantiere non è chiuso definitivamente. È possibile? I tempi di realizzazione dei lavori sono quasi raddoppiati: o ci sono stati errori progettuali o gravi mancanze da parte dell’impresa”. “Non dormo sonni tranquilli – ha incalzato Giordano -, sapendo che stiamo parlando di lavori di sicurezza in una scuola. Restano i medesimi dubbi di mesi fa: non era forse il caso di licenziare l’impresa, visti i problemi che ha dato?”.

Dai banchi della maggioranza il capogruppo, Mauro Fantino, ha dato le prime risposte: “Ci sono stati ritardi, qualche disagio, ma ci siamo sempre confrontati con la famiglie e il personale scolastico. A gennaio tutti sono tornati nelle loro aule. Oggi le scuole, anche le medie, sono sicure. Fomentare paure e creare problemi è una cosa grave. La gente non ci crede più”. Lo ha seguito a ruota il sindaco Beretta: “La scuola ha riaperto in sicurezza. I bambini sono rientrati in un edificio migliorato. Per il rapporto con l’impresa sono intervenute parti tecniche e legali. Il disagio è stato minimo. La visita di sopralluogo non è stata concessa dal direttore dei lavori; non ne so il motivo”. Le risposte non hanno soddisfatto i consiglieri di opposizione. “Anziché cercare di capire le ragioni dei problemi, dite che va tutto bene – ha concluso Zauli -. Avete sempre avuto questa aria di sufficienza e superiorità nei confronti delle minoranze. Non ci avere mai permesso di collaborare e intervenire. E non sapremo mai perché il cantiere sia ancora aperto”.

Barbara Reghezza

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