Saluzzese - 19 marzo 2016, 10:14

“Interno 2” stracolmo a Saluzzo, per parlare del Programma di Sviluppo Rurale su organizzazione di Forza Italia

Presenti Alberto Cirio, Lucio Malan, Franco Graglia e Dario Miretti: il partito rappresentato a tutti i livelli. Il coordinatore cittadino Fulvio Bachiorrini a fare gli onore di casa

Grande partecipazione al convegno organizzato da Forza Italia a Saluzzo, all’Interno 2 sul Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 approvato dalla Commissione Europea nel mese di ottobre 2015 per parlare di fondi europei (1093 milioni di euro, con il 43,12% all’interno del Fondo Agricolo per lo Sviluppo Rurale ed il 56,88% cofinanziato da Stato e Regione) per le aziende agricole del territorio in termini di opportunità, prospettive e criticità. Sono intervenuti il senatore Lucio Malan, il consigliere comunale Dario Miretti, il consigliere regionale Franco Graglia, l’agronomo Davide Piacenza e l’’europarlamentare Alberto Cirio, quasi a voler certifcare e tenere a battesimo il “nuovo” corso Forzista.

Gli interventi sono stati moderati dal coordinatore cittadino di F.I. Fulvio Bachiorrini.

Sono state illustrate le varie misure del Psr, le linee già attive e quelle che apriranno con particolare riferimento alla nuova misura che riguarda i giovani imprenditori che dovrebbe uscire per la fine marzo, secondo le informative ufficiose della Regione. In sala era presente una nutrita rappresentanza di esponenti locali di Fratelli d’Italia e della Lega Nord.

Decisamente soddisfatto Fulvio Bachiorrini, al suo esordio organizzativo con indosso la carica del coordinatore citta: “L’elevato numero di presenti è dettato dall’attualità dell’argomento che riveste particolare interesse, nonché opportunità per le aziende del nostro territorio che risiedono in pianura, in collina e in montagna. Per il gruppo politico di F.I., in un momento di crisi della classe politica in generale, riscontrare un successo del genere significa fiducia nel nostro operato , ma soprattutto che la politica sa calarsi tra i problemi della gente, e delle aziende del territorio.

E’ stato lanciato un vigoroso allarme su una criticità di questi primi bandi che riguarda la bassissima percentuale di ammissibilità che sembra si attesti sotto il 10% rispetto le istanze avanzate. Si rischia di lasciare nelle casse regionali, in quanto l’Europa le ha già stanziate, ingenti risorse economiche, perché non utilizzate, come sta avvenendo attualmente in alcune regioni del sud con la programmazione POR FESR 2007-13, solo adesso in fase di chiusura. Il Psr dura fino al 2020, quindi occorre affrontare celermente le criticità e renderlo applicabile alle piccole realtà aziendali del nostro territorio”.    

R.G.