Partecipazione pressoché totale sia per lo stabilimento Michelin di Cuneo che per quello di Fossano nella giornata di oggi, 17 novembre, con due ore di sciopero per ognuno dei quattro turni della giornata. Nello stabilimento di Ronchi presidi davanti ai cancelli hanno portato a un cospicuo blocco della merce in entrata.
La mobilitazione giunge a seguito del tavolo all’Unione Industriale di Torino svoltosi ieri tra vertici Michelin e organizzazioni sindacali con trattative durate più di cinque ore. Trattative dove gli amministratori hanno promesso impegno nel portare la chiusura dello stabilimento fossanese al 2017 sui tavoli della multinazionale francese. Un impegno che per sindacati e delegati non è ancora sufficiente.
Venerdì 20 sarà nuovamente sciopero a Fossano. Proclamate quattro ore in uscita su tutti i turni, con un corteo che partirà dal plesso di via Torino fino al comune. Qui una delegazione incontrerà il primo cittadino fossanese Davide Sordella e probabilmente i capigruppo delle varie parti politiche. Una manifestazione che riguarderà ancora una volta alcune rappresentanze di categorie dell’indotto, specie per quel che riguarda i lavoratori degli appalti.
Sulla mobilitazione di oggi Barbara Tibaldi Segretaria Provinciale Fiom si è detta: “Soddisfatta. Anche dopo le trattative i lavoratori ci credono e noi con loro. Dobbiamo essere ottimisti”, mentre sull’incontro di ieri Domenico Ravalli dell’UGL Chimici ha espresso qualche perplessità: “Le promesse di una proroga sulla chiusura dello stabilimento nel 2017 servono solamente a prolungare l’agonia dei lavoratori coinvolti in questo piano industriale.”
Perplessità ribattute dal segretario Fim Angelo Mangino: “E’ paradossale che un’azienda che comunichi un piano industriale di questo tipo non offra sul tavolo di trattativa risposte più precise sui 578 esuberi e la chiusura dello stabilimento di Fossano”.
Intanto il prossimo incontro tra parti sociali e azienda si terrà martedì 24 novembre.