Al Teatro Sociale “G. Busca” di Alba, è andata in scena la lectio magistralis del professor Massimo Recalcati, inserita all’interno del programma di “Poetica”, Festival della Poesia Città di Alba Arti Scienze e Culture promosso dall’Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba e dall’Assessorato alla Cultura della Città di Alba.
Psicanalista, scrittore e saggista è intervenuto sul tema “Gli insegnanti che non si dimenticano” a partire dal suo ultimo libro “L’ora di lezione”: un libro dedicato alla pratica dell'insegnamento per riflettere su cosa vuol dire essere insegnanti oggi.
L’incontro è stato introdotto dalla consigliera comunale Silvana Molina, che ha poi passato la parola al professore: ha sottolineato quanto “il maestro è colui che lasciando un segno rimane indimenticabile” spiegando come questo accade attraverso lo stile, che non è altro che “il modo con cui desidera innescare amore per il sapere, trasformando il libro in un corpo erotico.”
Il Simposio di Platone è stato poi preso in oggetto per evidenziare come Socrate sia la star della serata e che Agatone voglia sedersi accanto a lui per riempirsi del sapere del maestro. Per il professore “l’insegnamento non è riempire di sapere, ma bucare le teste per far sorgere il desiderio di sapere.”; nel sapere c’è sempre un limite attraversato dalla mancanza, ma occorre potenziare le attitudini individuali, infatti non è possibile eccellere in tutte le materie.
Come ultime considerazioni, è stato spiegato come il mondo della cultura possa essere prevenzione, come possibilità molto più ricca di quella della droga, e infine Recalcati preferisce la lezione con lavagna e gesso rispetto alle nuove tecnologie, in cui dice che “manca l’evento della parola”.