Niente 30 per cento in più per le auto che stazioneranno sulla spianata per 3 giorni. Nè 25 per cento in più per quelle che sosteranno invece fino a 7 giorni. E neppure 12.5 per cento in più per quelle che alle sorgenti del Po decideranno di fermarsi sino a 15 giorni. Contrariamente a quanto annunciato ieri da targatocn, la Giunta di Crissolo del sindaco Aldo Perotti non ha apportato alcun aumento alle tariffe di sosta sulla spianata di Pian del Re che saranno applicate, per ciascun anno e dalle 8 alle 17 gli ultimi due fine settimana di giugno, tutti i giorni festivi e feriali dal 1 luglio al 31 agosto ed i primi 3 fine settimana (sabato e domenica) di settembre, ma le ha lasciate esattamente invariate rispetto all’anno prima.
Per le autovetture il giornaliero costerà 5 euro, il pomeridiano 3.5 euro, 2 giorni di sosta 9 euro, 3 giorni 13 euro, per una sosta fino a 7 giorni la tariffa sarà di 25 euro mentre la sosta sino a 15 giorni costerà 45 euro. Per le moto il giornaliero costerà 3 euro, il pomeridiano 2 euro, 2 giorni di sosta 5 euro, 3 giorni a euro, la sosta sino a 7 giorni 20 euro e quella sino 15 giorni 40 euro.
Il refuso è frutto di una clamorosa gaffe del Comune (per di più firmata dal sindaco Perotti e dal segretario comunale Giuseppe Taddeo) che ha pubblicato per ben due volte in 8 giorni (il 20 maggio ed il 27 maggio) senza mai accorgersi dello sbaglio, una delibera di Giunta “spacciando” per nuove le tariffe del parcheggio al Pian del Re approvate un anno prima, con tanto di aumenti (allora sì davvero sostanziosi) a rimorchio.
Crissolo non è nuova a strafalcioni del genere. Nei mesi scorsi, con un’altra delibera di Giunta approvata il 4 febbraio 2015 ed avente come oggetto l’apertura dell’Ufficio Turistico nel periodo invernale 2015, il Comune di Crissolo aveva deciso di affidare allo Studio Panama Design di Barge la gestione del punto di accoglienza turistica che si trova al piano terra del Palazzo Municipale “considerata la necessità di garantirne l’apertura durante il periodo invernale in ragione dell’afflusso di turisti in paese”.
Oltre all’incongruenza di una delibera approvata il 4 febbraio per garantire l’apertura dell’Ufficio Turistico durante il periodo invernale 2015, quando alla fine dell’inverno mancavano meno di 50 giorni, la delibera citava come periodo interessato dal provvedimento quello di “pieno” autunno compreso tra il 1 e l’8 settembre, ma non già del 2014 (nella sua… stravaganza il periodo più logico) bensì addirittura del 2013.