Nel 2014, in Piemonte, la raccolta dei rifiuti provenienti da apparecchiature elettriche ed elettroniche è cresciuta del 3,36%, passando dai 17.748.441 kg del 2013 ai 18.344.529 kg dello scorso anno.
La media pro capite è aumentata dell’1,66% e ha raggiunto i 4,13 kg per abitante: un dato in linea con gli obiettivi stabiliti dalla normativa europea. A rivelarlo è stato il dossier realizzato dal Centro di Coordinamento Raee e presentato dall’assessore regionale all’Ambiente, Alberto Valmaggia, e dal direttore generale dello stesso Centro, Fabrizio Longoni.
Sul gradino più alto del podio nella classifica per materiale recuperato c’è la provincia di Torino con 6.626.862 kg., seguita da Cuneo con 3.367.208 kg., Alessandria con 2.112.994 kg., Novara con 1.890.687 kg., Vercelli con 1.232.959 kg., Asti con 1.181.154 kg., Verbano-Cusio-Ossola con 1.116.366 kg. e Biella con 816.299 chilogrammi. Cambia, invece, la posizione se riferita alla media della raccolta per ogni residente, dove si impone Vercelli con 6,96 kg., che precede Verbano-Cusio- Ossola con 6,92 kg.; Cuneo con 5,68 kg.; Asti con 5,37 kg.; Novara con 5,09 kg.; Alessandria con 4,87 kg.; Biella con 4,48 kg. e Torino con 2,88 chilogrammi. Per quanto riguarda la “Granda” il Comune più virtuoso è Cissone con una raccolta pro capite di 226,34 kg., con ai posti d’onore Frassino (83,42 kg. a testa) e Bagnasco (44,12 kg. a testa). La classifica dei sette centri maggiori della provincia vede al primo posto Bra con 8,78 kg., poi Alba (8,46 kg.), Saluzzo (6,37 kg.), Savigliano (5,42 kg.), Fossano (5,32 kg.), Cuneo (4,19 kg.) e Mondovì (3,48 kg. ).
“Anche nel 2014 - sottolinea l’assessore Valmaggia - in Piemonte è stato possibile raggiungere l’obiettivo stabilito a livello nazionale. Un risultato importante, ottenuto grazie all’impegno crescente dei cittadini nella raccolta differenziata e nella tutela dell’ambiente. Ma non basta. Infatti, i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche nei prossimi anni aumenteranno ancora: nel 2019 è previsto che triplicheranno. Per cui, a fare la differenza saranno soprattutto la sensibilizzazione e l’operatività dei cittadini e delle imprese. E su questo aspetto la Regione non mancherà di fornire il suo apporto”.
Il percorso iniziato sta dando dei buoni frutti anche nel 2015. Da gennaio ad aprile si è registrato un trend in ulteriore crescita con un più 6% rispetto allo stesso periodo del 2014. Il traguardo raggiunto nei primi quattro mesi dell’anno fa ben sperare in vista dell’innalzamento delle soglie di raccolta fissate dall’Unione Europea.