/ Attualità

Che tempo fa

Attualità | 05 giugno 2015, 18:37

Novità architettoniche nella chiesa di Sant’Antonino a Bra

Un nuovo altare e un nuovo ambone in marmo dalle forme semplici ed eleganti

Novità architettoniche nella chiesa di Sant’Antonino a Bra

La Chiesa parrocchiale di Sant’Antonino a Bra ha un nuovo altare e un nuovo ambone in marmo dalle forme semplici ed eleganti. La novità risponde al fatto che tutto ciò che di più bello e prezioso esiste nel creato può e deve essere utilizzato dall'ingegno dell'uomo per rendere lode al suo Creatore. Edificata nel 1693, la Chiesa è situata nel centro della città e, in precedenza, aveva al centro del presbiterio un altare in legno.

“La nuova struttura è in marmo bianco lasa con venature azzurrine e dorate, colori che, nelle classiche icone, ricordano, rispettivamente, l’umanità e la gloria. Così, quella che sembra una sconfitta, la croce, in realtà, evidenzia la gloria di Dio”.

Spiega il Parroco, don Gianluigi Coello. La comunità pastorale, viva e aperta al futuro, conta circa 9700 di fedeli, amministrati da un sacerdote e due diaconi. Conserva una reliquia del martire Antonino cui i cittadini sono molto legati. Bra è caratterizzata da un associazionismo dalla particolare ricchezza. “Si tratta di un panorama ricco, che deve camminare verso una sempre maggiore coesione. In questi ultimi anni, complice anche la necessità, si sono unite le forze e sono comparsi ottimi frutti, determinati anche dall’abbondante semina, non solo di questi tempi.

Il vantaggio, oggi, è forse rappresentato dal fatto di vivere insieme come Parroci e riunirci mensilmente al Santuario della Madonna dei Fiori sotto l’egida di Maria, ma non dimentico la costante presenza e disponibilità, manifestata dalla famiglia salesiana braidese”, sottolinea il Parroco. Due elementi, il sacrificio della croce e la Mensa eucaristica, rappresentati simbolicamente nel nuovo altare. Esso si presenta con un basamento di marmo bianco costituito da un unico blocco. “Nel centro”, illustra don Gigi, “C’è una separazione, una spaccatura immagine del Calvario e della Croce. Li sormonta, non separata, una lastra ben levigata. L’altare è il cuore della Chiesa, il crocifisso ricorda le braccia aperte di Gesù e la macchia rossa è una riproposizione moderna del suo Cuore. È la Pasqua e insieme la mensa: richiama il sacrificio che per noi diventa il Corpo dato e il Sangue versato di Cristo”.

Un progetto di nobile semplicità, essenziale, sobrio “Approvato dalla commissione liturgica diocesana e da tutte le sovrintendenze alle belle arti alle quali è stato doveroso sottoporre il progetto. Dopo il superamento di tutti questi, tra virgolette, esami, l’altare ha trovato il suo naturale collocamento, come completamento dell’adeguamento liturgico, di per sé partito nell’immediato post Concilio”. L’idea architettonica è stata degli architetti Dario Zorgnotti e Francesca Antonino. La realizzazione dell’opera, donata generosamente da una famiglia benefattrice, dell’azienda Prunotto Marmi di Alba.            

s.b.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium