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Attualità | 05 giugno 2015, 09:59

Guardia di finanza: operazioni a tutela della sicurezza dei consumatori della Granda

Continuano le operazioni delle Fiamme Gialle della provincia dirette a contrastare l’introduzione e la vendita nel territorio italiano di articoli e/o prodotti di provenienza extracomunitaria pericolosi per la sicurezza dei consumatori

Guardia di finanza: operazioni a tutela della sicurezza dei consumatori della Granda

Continuano le operazioni delle Fiamme Gialle della provincia dirette a contrastare l’introduzione e la vendita nel territorio italiano di articoli e/o prodotti di provenienza extracomunitaria pericolosi per la sicurezza dei consumatori.

In diversi interventi sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro amministrativo oltre 1.100 prodotti (bigiotteria, prodotti di pelletteria e tessili, accessori per telefonia, casalinghi, materiale elettrico) per un valore commerciale pari a circa Euro 10.000, privi delle previste etichettature merceologiche, commerciali e delle relative istruzioni di sicurezza.

I Finanzieri hanno attenzionato, in particolar modo, gli articoli di bigiotteria e accessori moda (anelli, collane, piercing, pendenti e bracciali), destinati prevalentemente agli adolescenti.. La commercializzazione di questi articoli, acquistati a peso in Cina ed immessi in grandi quantitativi sul mercato, attraverso il confezionamento e la vendita in anonime bustine di plastica, senza alcuna etichetta che ne consenta di individuare la filiera produttiva e commerciale, vìola le disposizioni legislative, che impongono la presenza sul prodotto e/o sulla sua confezione di un’etichetta in lingua italiana chiara e leggibile, contenente i dati relativi al paese di origine del prodotto, al produttore, all’importatore nonché le istruzioni per l’utilizzo del prodotto in sicurezza.

Sugli articoli di bigiotteria, in particolare, è necessaria l’indicazione dell’utilizzo nella loro produzione di eventuali sostanze o prodotti allergizzanti ovvero pericolosi per la salute, quali il “NICHEL” e  il “PIOMBO”.

I legali rappresentanti delle attività commerciali sono stati segnalati alla Camera di Commercio di Cuneo per l’irrogazione delle sanzioni amministrative che variano da un minimo di 516 Euro ad un massimo di 25.500 Euro nonché per l’applicazione delle sanzioni accessorie che prevedono la confisca dei prodotti sequestrati.

c.s.

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