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Attualità | 01 agosto 2013, 08:47

Cuneo, la storia a lieto fine, grazie ai Vigili del fuoco, di una buca in corso Dante

Un racconto di efficienza e disorganizzazione

Cuneo, la storia a lieto fine, grazie ai Vigili del fuoco, di una buca in corso Dante

Gentilissimo Direttore,

spesso nella sua rubrica compaiono segnalazioni dei cittadini a favore o contro le risposte che i vari enti pubblici danno una volta che sono stati coinvolti o sollecitati da noi cittadini.

Aggiungo anche la mia breve storia, così da far riflettere qualcuno sul fatto che per il cittadino a volte è difficile interagire e per i dipendenti degli uffici è impossibile (causa burocrazia?) reagire.

La scorsa settimana ho verificato la presenza di una buca che andava a formarsi presso l’aiuola di terra a contorno di un ippocastano di Corso Dante, all’altezza di un tombino stradale. Non ho premuto più di tanto col piede, ma il terreno cedeva.

Prefigurando, con forse eccessiva apprensione, il possibile passaggio di un bambino o di un anziano che poteva poi sprofondare quanto basta per farsi male o peggio cadere nella carreggiata adiacente, ho pensato di provare a chiamare qualcuno.

L’ufficio a servizio del cittadino era ormai chiuso (un numero verde comunque molto utile quando è operativo), trattandosi purtroppo di venerdì pomeriggio. Ho provato quindi con la centrale operativa dei Vigili Urbani, dove un gentilissimo operatore mi ha spiegato che avremmo dovuto attendere il lunedì mattina ed informare quindi l’apposito ufficio tecnico, impossibile probabilmente il semplice posizionamento di un nastro da cantiere e un cartello che segnalasse il pericolo.

Ormai non ero più in Cuneo, ma la tentazione di tornare e fare qualcosa personalmente è stata forte!

A quel punto, se pur perplesso e nel dubbio crescente di essermi preoccupato troppo, ho deciso di fare ancora un tentativo con i Vigili del Fuoco. L’altrettanto gentilissimo operatore mi ha illustrato più o meno le stesse difficoltà ad avere una risposta da parte degli uffici comunali, ma mi ha promesso che sarebbe intervenuto, data la piccola entità dell’intervento a segnalazione del possibile pericolo.

Sabato mattina ho potuto constatare che la telefonata aveva prodotto quanto promesso: evidentemente ad un occhio più esperto il terreno è parso sufficientemente pericoloso.

Ora mi chiedo: è possibile che non ci sia un protocollo d’intervento su casi di questo tipo o anche solo uniformità sull’indirizzare correttamente il cittadino nella sua richiesta? E che il venerdì pomeriggio non si svuoti solo la città nella sua parte amministrativa, ma anche si riduca così tanto la capacità d’intervento!?!

Apprezzo l’attenta vigilanza ai parcheggi cittadini, tenuti in ordine con attivissimi interventi mezzo multa o rimozione, ma se pur vadano ora chiamata Agenti della Polizia Municipale, è possibile che gli stessi non riescano più ad avere gli strumenti per essere “vigili” di fronte alle piccole cose?

Si può sempre migliorare, spero, e un grazie ai Vigili del Fuoco di Cuneo!

Lettera firmata

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