Se si viaggia in Langa o anche sull’autostrada Torino-Savona non è raro incontrare degli orribili veicoli la cui carrozzeria è un accrocco di lamiere messe insieme alla bell’e meglio. Di solito procedono spediti, mostrano una striminzita targa di prova e sono guidati dai collaudatori delle varie case automobilistiche, Fiat in primis, dato il territorio. Sono prototipi destinati a entrare in produzione nella versione definitiva che, prima di quel momento, celano le proprie linee sotto maschere più o meno pesanti al fine di non rivelarsi alla concorrenza. All’interno, generalmente, un solo sedile, quello del pilota, e un’innumerevole quantità di strumenti che memorizzano tutto quello che funziona bene e, a maggior ragione, quei particolari da mettere a punto prima della decisione fInale. Decisione che non è detto preceda necessariamente l’avvio della catena di montaggio. Infatti sono forse più i prototipi che non vedranno mai la luce per una serie di motivi i più disparati (mercato che non tira, le mode che cambiano, crisi di un paese dove era destinata la maggior parte della produzione ecc. ecc.) di quelli che andranno a buon fine. Dice Marchionne che, di questi tempi, basta produrre due modelli sbagliati per andare in fallimento. Di conseguenza la prudenza, compreso il tenere nascosti il più a lungo possibile i modelli futuri, non è mai troppa.
Anche il mondo del trasporto pesante, nel tempo, è diventato sempre più sofisticato. A parte i motori (gli euro 6 sono già in linea) enormi miglioramenti estetici negli ultimi anni hanno coinvolto la linea e l’interno della cabina. E così anche i camion in collaudo vanno in giro con la maschera per non farsi riconoscere come nel caso dei “giganti” Renault. L’elaborazione dei nuovi mezzi è stata effettuata tramite simulazioni informatiche di ultima generazione, banchi prova e test su pista; in seguito, i veicoli sono stati affidati, per un’utilizzazione in condizioni reali, ad una cinquantina di clienti, coinvolti nello sviluppo, dalla definizione del disciplinare ai test finali. L'affidabilità non può essere decretata, si acquisisce dopo ore e ore di studi e test. Le nuove gamme Renault Trucks diventeranno realtà, nel prossimo giugno, per il pubblico, ma sono anni che occupano le giornate, a volte anche le notti, delle squadre dei test qualità.




