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Al Direttore | 22 agosto 2012, 10:51

"Il caso di Don Giuli mi lascia allibito più quello di Don Martin"

Un lettore: "La punta di un iceberg? Perchè dobbiamo ancora recarci in chiesa a sentire parlare elementi come questi?"

"Il caso di Don Giuli mi lascia allibito più quello di Don Martin"

Egr. Sig. Direttore

devo proprio dire che, questa volta, sono rimasto allibito, forse ancora di più che nel caso, vergognoso e rivoltante di Don Martin. Quello che ha fatto il prete di origini indiane è spaventoso, ma tutti sappiamo quali istinti inconfessabili si nascondano nell’animo umano, ai quali, a quanto pare, anche le persone di Chiesa non riescono a ribellarsi.

Ma oggi, ci troviamo di fronte al caso (se venisse ovviamente comprovato) di un prete, che abbandonava saltuariamente la sua amena parrocchia, per andare a commettere furti con una banda di criminali professionisti. Non sembra neanche credibile, specialmente per chi ricorda, anni fa, il giovane don Giuli, predicare con fervore, a volte persino esagerato, quasi da integralista; trattare con durezza inquisitoria le povere pecorelle che entravano nel suo confessionale, quasi fosse un piccolo Padre Pio. E adesso questo. Don Martin, Don Giuli.

La punta di un iceberg? Perchè dobbiamo ancora recarci in chiesa a sentire parlare elementi come questi? Perchè il Vescovo non fa sentire finalmente la sua voce? Perchè tutti e due questi sacerdoti, che sembravano destinati ad un luminoso futuro in grandi parrocchie o in Curia, erano stati relegati (senza voler offendere due bellissime località) in periferia? Si tratterà solo di una coincidenza?

Lettera firmata

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