Al Direttore - 22 agosto 2012, 17:25

Un faccia a faccia poco cordiale con il sindaco di Vinadio

L'esperienza del signor Paolo Dotta, invitato a levare le tende alla "Rocca" di Strepeis

Buon giorno Direttore

sono un ragazzo di 28 anni vostro lettore ed appassionato di natura e montagna. Leggendo uno degli ultimi articoli, "Il sindaco di Vinadio ed i morsi della crisi", mi è venuto da sogghignare e le spiego subito il perchè!

Sono più di vent'anni che passo le ferie estive a Strepeis, ho iniziato da piccolino con i miei genitori e continuo tuttora in tenda, ma ahimè questo ho paura sia stato il mio ultimo anno in quella vallata perchè un paio di settimane fa ero "accampato" con la mia ragazza e un'altra coppia con due bimbi piccoli dalla "Rocca" (che si trova circa 700 m al di sopra della colonia di Strepeis), dove da sempre piazzo le tende e mai nessuno (nè Forestale nè Vigili nè Carabinieri, nè i propietari terreni da cui ho avuto la benedizione) si è mai lamentato o ci ha mai cacciato.

Ma, ahimè, quest' anno dopo 4 giorni che eravamo lì si presenta una pattuglia di Carabinieri dicendoci molto cordialmente che lì non potevamo stare e che avremmo dovuto sbaraccare tutto. Stupito della cosa (anche perchè gli unici divieti sono quelli per il transito di caravan e roulotte messi da quando ci sono i nuovi campeggi per obbligare la gente a pagare), chiedo la motivazione e loro, anche se non direttamente, mi fanno capire di essere stati mandati, al che rispondo che avrei provato ad andare a parlare col Sindaco di Vinadio per provare almeno a finire le ferie in santa pace.

Il giorno dopo mi reco presso il comune di Vinadio per parlare col Sindaco: non trovandolo spiego la situazione alla segretaria (persona molto educata e cordiale) che mi consiglia di ripassare dopo una mezzoretta, che l'avrei trovato, e cosi feci.

Arrivato al suo ufficio mi aspettavo di trovare una persona cordiale e democratica con cui si puo discutere, data la sua posizione, invece trovai un signore davanti ad un computer che alla mia presentazione non ha nemmeno tirato su lo sguardo e ne si è presentato. Spiegatogli la motivazione della mia vistita la sua risposta è stata, quasi urlando: Voi lì non potete stare, dovete stare nei campeggi.

Al che gli domando per quale motivo e soprattutto perchè gli scout potessero tranquillamente campeggiare lì e lui mi rispose che a loro danno i permessi e che a noi non lo danno perché sporchiamo. E' questa cosa che mi tocca ed il motivo è che un paio di anni fa c'era un campo scout "amanti della natura" che lavavano stoviglie e vestiti nel fiume, usando detersivi (ma loro possono, perchè hanno i permessi).

Personalmene sono stato educato in modo che quando vado in un posto lo lascio sempre più pulito di prima ed essendo pescatore di sicuro non butto nulla nei fiumi, che negli ultimi anni anche nelle zone montane sono sempre più inquinati a causa degli scarichi, a quanto pare, non troppo a norma.

Le ho raccontato la mia avventura per farle capire che non ci sarebbe nulla di cui meravigliarsi se emettesse divieti di scambiarsi i giornali o cose simili

Distinti saluti

Dotta Paolo