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Al Direttore | 21 agosto 2012, 17:36

L'Enpa: incomprensibile l'intervento pubblico di Vinadio sulla malga degli allevatori

Marco Bravi: "Nessun Comune tutela negozianti, assicuratori, benzinai dai morsi della crisi e dalla criminalità umana"

L'Enpa: incomprensibile l'intervento pubblico di Vinadio sulla malga degli allevatori

Il fronte contro il lupo è tornato. Ironizza su dati reali ed inconfutabili, su studiosi preparati cercando di ridicolizzarli (hanno imparato "maitre a penser" ed ora se ne riempiono la bocca): si contestano risultati di analisi basate su standard internazionali, ritenendo più attendibili singole osservazioni, con interpretazioni più da osteria che da ateneo scientifico. 

Fanno quasi sorridere, se non si conoscessero tragici antefatti, gli accorati e pressanti appelli alla tutela dei bovini dei Sindaci, gli stessi che li lasciano poi languire nell'indifferenza e nei maltrattamenti, al buio delle stalle, fino a quando Striscia la Notizia o i NAS gli danno una sveglia.  

Esprimo un'opinione personale, perchè al di là delle fuorvianti e comode generalizzazioni di schieramento in cui talvolta non mi riconosco, penso che ognuno debba conservare la propria personalità. Credo che il ripristino delle malghe, conservando le caratteristiche strutturali di basso impatto paesaggistico di un tempo, sia positivo ove serva a ripristinare una logica fondamentale: l'imprenditore allevatore che tutela, tramite la vigilanza, il proprio patrimonio, come fa ognuno che ha un'attività propria.

Un legittimo presidio per la riduzione del rischio imprenditoriale: ed è quest'ultimo che rende incomprensibile l'intervento "pubblico" di Vinadio, visto che che nessun Comune tutela negozianti, assicuratori, benzinai dai morsi della crisi e dalla criminalità umana, fenomeni certo più diffusi e di maggiore impatto sull'economia. 

I cani, in tutto il mondo (in Scozia i "border collie" degli allevatori fanno addirittura spettacoli per il pubblico) si rivelano estremamente utili e certamente il beneficio è maggiore dello sporadico spavento di qualche mamma iperprotettiva o qualche turista pauroso.  

Chi parla di "mancanza di predatori, animali ed umani" perde, del meraviglioso meccanismo della Natura, una via diversa: la presenza di prede selvatiche! Ed è lì la semplice soluzione! Se si vuole risolvere il problema lupi ed aiutare gli amici (ed elettori) margari, bisogna dimenticarsi di quelli cacciatori.

Con una moratoria della caccia nei compartimenti alpini per almeno un paio anni e l'incentivazione del presidio da parte dei pastori, le osservazioni non potranno che dimostrare un evidente ridimensionamento del problema. 

Ma la politica, volendo invece utopicamente accontentare solo e tutte le categorie umane a cui appartengono i suoi elettori, finisce autodistruttivamente con il far fuori ciò di cui anche esse fanno indissolubilmente parte: la Natura.

Marco Bravi, Enpa

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