Riceviamo e pubblichiamo:
Ci uniamo ai cori sommessi, e pertanto fino ad oggi poco ascoltati, a difesa dell’alta professionalità dell’ASO S. Croce e Carle per alzare finalmente i toni e ribadire il ruolo di eccellenza che ha avuto, ha e dovrà avere in futuro il nostro ospedale non solo a Cuneo città e provincia ma all’interno di tutta la Regione.
Il riferimento è la recente delibera del commissario dell’Azienda, Mario Marchisio, sulla richiesta di rientro del piano economico-finanziario previsto dalla Regione con conseguente necessità di riduzione di 163 dipendenti e chiusura di alcuni servizi.
Auspichiamo che la “Regione Piemonte” si renda conto che il “buco” della sanità piemontese non può trovare soluzioni isolate, parziali e quindi sbagliate solo nella realtà cuneese senza tenere conto delle altre realtà che, se prese in esame e meglio analizzate, apriranno ampie possibilità di recupero di risorse finanziare.
Auspichiamo che venga di fatto e non solo a parole preso in considerazione il criterio di meritocrozia basato anche sul rapporto costo e servizio erogato.
Riteniamo fondamentale che le risorse umane presenti all’interno della nostra ASO – di fatto tra le più virtuose - siano valorizzate in base ai servizi forniti di alta specializzazione e professionalità e non solo su numeri calcolati con mere formule di valenza tutta da dimostrare.
Auspichiamo che la “nuova classe politica cuneese”, di cui noi vogliamo essere principale espressione, si mobiliti e non perpetui il ruolo di Cuneo come “cenerentola” piemontese.
Non dobbiamo permettere di sminuire le nostre risorse e professionalità affinchè la sanità cuneese non diventi una seconda……”Alpitour”.
Dott. Vincenzo Colucci, Mario Castellino – FLI














