Nonostante le pesanti difficoltà che stanno caratterizzando i mercati, incertezza dei consumi e significativo aumento del prezzo delle principali materie prime - burro, zucchero e farina innanzitutto - le previsioni della Balocco Spa, tra i principali player del settore dolciario nazionale, sono cautamente ottimiste. Anche per il 2011 è attesa una crescita superiore al 10%, che porterà il giro d’affari a sfiorare i 140 milioni di euro, consolidando il trend di sviluppo registrato negli ultimi 5 anni (fra il 2006 e il 2010 il fatturato è passato da 77 a 128 milioni di euro, con una crescita complessiva del 66%). Per svincolare l’andamento aziendale dai due momenti topici della ricorrenza, Pasqua e Natale, negli ultimi anni l’Azienda ha investito molto per diversificare la produzione, entrando nel mercato dei frollini, un prodotto di consumo continuativo che ha permesso di consolidare il fatturato su un mercato più stabile, quello della prima colazione. Ma le vendite del Natale restano comunque un banco di prova importante per realizzare le previsioni di chiusura del 2011.
Alberto Balocco, Amministratore Delegato e terza generazione della storica Azienda, commenta con preoccupazione: “Lo scenario è molto complicato: i prezzi delle principali materie prime sono schizzati rispetto all’anno scorso, e su farina, burro, grassi vegetali e zucchero si registrano incrementi nell’ordine del 50%. Pur esistendo alternative più economiche in altri mercati, i meccanismi di approvvigionamento ci obbligano a fornirci entro i confini del mercato europeo. Industria e distribuzione devono farsi carico degli aumenti di costo delle materie prime, non essendo il consumatore in grado di sostenere gli aumenti di prezzo che servirebbero per mantenere in equilibrio il sistema produttivo e distributivo.”
Grazie ad accorte politiche di investimento, aggiornamento tecnologico delle linee produttive, un equilibrato rapporto qualità-prezzo dei prodotti, negli ultimi anni l’Azienda ha registrato tassi di crescita importanti. “Prevediamo di mantenere il trend di crescita degli ultimi anni - continua Alberto Balocco -, ma non senza qualche sacrificio: per continuare ad essere competitivi sul mercato, per preservare il nostro livello distributivo e permettere comunque ai consumatori di accedere ai nostri prodotti ad un prezzo equo, saremo costretti a ridurre la marginalità.” “Siamo pronti a farlo, pur di mantenere la posizione acquisite sul mercato, ma sottolineo che crescere in momenti così complicati è possibile solo a patto di mantenere la qualità senza perdere di vista la competitività. E possiamo permetterci di farlo solo perché negli anni abbiamo seminato nella direzione del consolidamento economico e patrimoniale della nostra Società”. (c.s.)