Molto spesso, praticamente sempre se proprio non navighiamo nell'oro, ciò che cerchiamo di fare quando ci troviamo davanti a una spesa da affrontare è cercare di spendere il meno possibile. Nessun giudizio, lo facciamo tutti: da un capo d'abbigliamento ai mobili per la casa, tutti cercano di salvare un poco di finanze. Una cosa normalissima e quasi sempre sacrosanta, ovviamente. Ma alle volte sarebbe bene non badare all'economia, soprattutto quando di mezzo c'è la sicurezza: questo è proprio il caso dei ricambi per auto.
In questo florido mercato, infatti, non è raro trovare articoli contraffatti che possono mettere a repentaglio la nostra sicurezza a causa di un'usura prematura o una rottura addebitabile alla non eccellente qualità dei materiali utilizzati. Il consiglio che vi diamo da subito è quello di affidarvi a consigli tecnici da esperti di autoricambi.
Nonostante le stringenti norme europee e nazionali sull'omologazione e la corretta installazione dei ricambi per auto, questo triste fenomeno sembra impossibile da contrastare. Maggiori problemi di questo tipo sono dati da frizioni, cuscinetti motore, pompe acqua, candele e candelette, pistoni, sistemi di iniezione, testine dello sterzo, filtri e spazzole tergicristallo, pastiglie e dischi freno, tendi-cinghia e punterie idrauliche, fari, fanali e proiettori fendinebbia. Come si può evincere da questo elenco, un problema di grande rilevanza se teniamo al buono stato della nostra auto e alla sicurezza nostra e di chi viaggia con noi.
Veniamo ora alle diverse tipologie di contraffazione: i pezzi possono essere "taroccati" in modi differenti. Può trattarsi di contraffazione totale, nella quale i pezzi sono del tutto simili a quelli originali e il marchio apposto è identico a quello della casa madre, rendendo così quasi impossibile rendersi conto della truffa.Oppure il marchio può essere apposto su pezzi molto dissimili da quelli originali, rendendo, a chi dovesse essere esperto del settore, più semplice scoprire il raggiro. Oppure ancora potrebbe essere falsificata l'omologazione europea o la certificazione di qualità, facendoci di fatto circolare senza un equipaggiamento legale. Possono inoltre essere dichiarate caratteristiche false o applicati marchi di "made in Italy" quando il prodotto arriva da tutt'altro Paese.
In ogni caso, anche agli addetti ai lavori può risultare estremamente difficile scovare il tranello: un parametro importante è il prezzo, di norma molto inferiore alla media del mercato, così da ingolosire l'incauto acquirente all'acquisto. Il consiglio, come già scritto poco più su, è affidarsi sempre a esperti del settore per l'acquisto, così da scongiurare infausti scenari.
Il settore automobilistico, come tutti ben sappiamo, non è però l'unico a subire tentativi più o meno riusciti di contraffazione: caso eclatante è la moda. In quante bancarelle ci è capitato di scorgere il modello di borsetta che la nostra ragazza tanto desiderava e ci siamo avvicinati speranzosi di non dover spendere troppo per acquistarla.
Per quanto consapevoli del fatto che i grandi marchi difficilmente vendono i loro capi più pregiati a cifre così basse, magari l'abbiamo anche comprata, per poi sentirci dire che siamo stati truffati. Quante volte ci può essere capitata la telefonata eccitata di un amico che ci segnala una grande svendita di una qualche gloriosa marca di scarpe, per poi andare a scoprire che altro non era se non la fiera del tarocco? Certo, in questi casi non ne va della nostra sicurezza: a seconda delle persone che frequentiamo, però, potrebbe andarne della nostra faccia. Senza contare che ciò che stiamo facendo è illegale: la contraffazione resta pur sempre un reato. Così ci rendiamo complici pure dei truffatori, contribuendo ad alimentare un florido mercato che spesso si avvale di sfruttamento di lavoro minorile in paesi molto più sfortunati del nostro, magari senza alcuna tutela: alle volte, infatti, questi lavoratori si trovano a confezionare capi contraffatti in luoghi non sicuri, dove basta una piccola scintilla per innescare un processo che porta a una vera e propria strage.
Le scarpe sono appunto uno dei settori in cui molto spesso queste truffe hanno maggior ricorrenza: vuoi perché la fabbricazione è più semplice o perché la qualità dei materiali è più confondibile, ecco che a volte ci troviamo a indossare un paio di Mike al posto delle ben più costose Nike, o di ScAdidas qualora non ci si sia potuti permettere l'ultimo modello di Adidas. Ovviamente non siamo degli sprovveduti, in questi casi saremmo ben consapevoli della truffa ai nostri danni.
Ma in alcuni casi i marchi e le fattezze risultano in tutto e per tutto conformi agli originali, se solo non siamo un minimo allenati a riconoscere, per ogni modello, i più celebri tentativi di contraffazione. Riconoscere scarpe originali ci darebbe la sicurezza di acquistare un prodotto di alta qualità, fatto di materiali di prima scelta, e non rischieremmo di vedere il nostro nuovo acquisto sciogliercisi ai piedi alla prima pozzanghera, o la suola staccarsi dopo aver inciampato nel marciapiede.
In generale, crediamo che si debba sempre tenere a mente un antico adagio, che forse avrete sentito dalle vostre mamme o nonne, certamente esperte di economia domestica: chi meno spende, più spende. Se non altro perché ci si potrebbe trovare a spendere altri soldi per un nuovo acquisto!