Il 4 Novembre di Sanfront, che intitola la “Casa delle associazioni” al “suo” vicario, don Renato Stecca (FOTO)

Si è aperto con il ricordo ai Caduti della Grande Guerra, ed alle vittime di tutti conflitti, l’intenso 4 Novembre di Sanfront.

Corone d’alloro e mazzi di fiori sono stati deposti ai piedi dei monumenti del paese, sotto l’ala comunale, lungo il parco della Rimembranza e la Lea alberata. “Nulla è mai abbastanza per onorare e ricordare chi ha dato la vita per la Patria” ha detto il sindaco Emidio Meirone, che poi ha ringraziato gli alunni delle scuole del paese, che hanno portato alcuni contributi nel ricordo dei Caduti: “un pensiero puro e sincero”.

Durante la Santa Messa officiata da don Biagio Chiapello, nella festività di San Martino, patrono titolare della chiesa del concentrico, sono state ricordate le tante associazioni di volontario in prima linea per il servizio al paese.

Don Chiapello parlerà di “famiglia” e di “impegno che viene dal profondo del cuore”, prima di ringraziare e benedire chi quotidianamente mette il suo tempo a disposizione al servizio degli altri.

Poi, il pensiero di tutti è andato a don Renato Stecca, “il vicario”, per 46 anni in servizio sacerdotale a Sanfront e scomparso il 18 novembre del 2012.

Al vicario è stata infatti intitolata la “Casa delle associazioni”, l’edificio di via Trieste, edificato nel 1797, che col tempo è stato utilizzato come ospedale, Pretura ed asilo infantile.

“Ognuno di noi – ha detto il sindaco – se chiude gli occhi ha in mente mille ricordi di don Stecca. Tuttavia, questo ci sembrava il giusto riconoscimento da attribuirgli istituzionalmente”.

Nel cortile della “Palazzo don Stecca”, “Oltre”, l’opera della scultrice e ceramista locale Germana Eucalipto. Quattro teste che guardano al cielo, “che guardano a don Stecca” ha detto il primo cittadino.

Dopo la benedizione di don Chiapello, alla presenza dei familiari di don Stecca (tra cui i fratelli Giuseppe, Adolfo e la sorella Maria Lucia) ci si è spostati all’ultimo piano dell’edificio, che ora ospita una bellissima sala consiliare dotata di impianto audio, schermo video.

Qui, la consegna della costituzione ai 18enni, i giovani del 2000: Giorgia Arrighi, Gabriele Barbero, Erik Dastrù, Emiljano Deda, Francesca Ferrato, Pietro Isaia, Sebastiano Maurino, Alessio Occelli, Jessica Orrù e Rafael Henrique Tadiotto.

Dalle mani dei rappresentanti delle associazioni di volontariato, i ragazzi hanno ricevuto una borsa con, oltre alla Carta costituzionale, la lettera dell’Associazione donatori di sangue ed un foglio illustrativo dell’Aido, l’associazione donatori di organi.

Impossibile non fermarsi a ricordare Fabio Perlo, il 17enne scomparso il 16 novembre in seguito all’incidente stradale sulla provinciale per Paesana: “Il prossimo anno avrebbe dovuto essere qui – le parole del sindaco – ma con un gesto di grande solidarietà altri vivranno grazie alla donazione dei suoi organi”.

Meirone ha poi voluto ricordare ai giovani uno degli articoli della Costituzione, l’undicesimo: “L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”, invitando i 18enni a leggere la Carta con i principi fondamentali del nostro Paese: “Leggetela, discutetene e se ritenete contestatela, perché solo con il confronto si migliora questa Democrazia”.

Infine, il riconoscimento ai fratelli Davide e Andrea Martino, vincitori dell’ultimo campionato italiano di petanque di promozione, categoria C: “Grazie per avere portato il nome di Sanfront così in alto. Siete un esempio da seguire anche nella vita, per il ricordo nei confronti di chi non c’è più, di vostra mamma, alla quale avete dedicato questa vittoria”.