Con una conferenza stampa organizzata in Prefettura a Cuneo il 27 luglio - a cui hanno partecipato il prefetto Giovanni Russo e il presidente di Avis Piemonte Giorgio Groppo - l'Avis ha invitato tutte le persone e in particolare le più giovani a continuare a donare il sangue anche in estate. Periodo critico: con l'inizio delle vacanze i donatori si allontanano e donano tendenzialmente di meno, e la maggiore mobilità causa un aumento di incidenti e una conseguente crescita del fabbisogno di sangue.
"L'aumento di fabbisogno di sangue è dovuto anche all'aumento della speranza di vita - ha dichiarato il prefetto Russo -. Persone che un tempo erano troppo anziane per essere operate, grazie ai progressi della medicina possono essere sottoposte a interventi chiurgici."
Gli sforzi dell'Avis guardano sempre al coinvolgere donatori giovani, in particolar modo, per due ragioni: avere un maggior ricambio generazionale e per assicurare donatori mediamente più in salute. Secondo Groppo la cultura del dono promuove uno stile di vita sano, caratterizzato da attività sportiva e alimentazione corretta.
Groppo ha anche precisato, comunque, che al momento non c'è una situazione di emergenza in Piemonte. Anzi, nel 2017 sulle oltre 5 mila sacche di sangue raccolte ne sono state utilizzate poco più di 3 mila. Le restanti sono state redistribuite in altre regioni, in particolare in Sardegna - con cui l'Avis Piemonte ha una partnership ventennale - e in Lombardia.
Ma dopo l'incontro tra il presidente Gian Pietro Briola e il ministro dell'interno Matteo Salvini si è deciso di intensificare le donazioni in tutta Italia; di conseguenza tutti i centri Avis della provincia di Cuneo organizzeranno donazioni ogni mese e nei centri più grandi come quelli di Alba, Cuneo e Saluzzo sarà possibile donare il sangue anche tutti i giorni.