Siamo soliti dare una connotazione negativa all’essere soli: pensiamo immediatamente in modo automatico alla solitudine come a una condizione triste che ci ha colpiti e spesso ci si trova con pensieri di abbandono e vuoto incolmabile che rendono difficile reagire a questa condizione.
La capacità di essere soli si riferisce ad una modalità più attiva di vivere la solitudine: una condizione anche piacevole, a volte addirittura ricercata, nella quale vi ė la nostra capacità di esserci con la nostra individualità e creatività. La difficile capacità di star soli e di godere della solitudine si forma nel primo periodo di vita, in compagnia di qualcuno che è in una speciale sintonia “con noi”; così come, per alcuni adulti può diventare una conquista, attraverso l’esperienza di una relazione altrettanto speciale, così ė importante che la mamma e il bambino imparino a essere stare l'uno anche senza l' altro nella difficile fase di separazione e individuazione.
La difficoltà di stare soli è ciò che rappresenta la nostra “maturità affettiva” e tanto ha a che vedere con tutte le nostre relazioni: se non siamo capaci di vivere serenamente il nostro star soli, anche il più forte dei legami potrebbe essere minacciato e potrebbe subire conseguenze negative.
Un fatto è certo: la solitudine ci fa paura.
Oggigiorno la solitudine viene ancorata all' idea di isolamento, ricoprendo dunque un' accettazione negativa. La capacità di star soli si acquisisce in presenza di qualcun altro e deve essere una relazione particolare, una relazione di fiducia. Ma la solitudine ci completa. La maggior parte di noi fatica a cogliere la bellezza e la straordinaria forza della solitudine. “Essere solo” non significa che ci manca qualcosa, al contrario significa essere completo. Se hai la consapevolezza della pienezza che è in te, percepisci nel profondo uno stato di calma e di tranquillità che ti fa vivere bene. Una persona consapevole della propria solitudine sente il bisogno di creare dei veri legami con amici o con un partner e non cerca in essi un appoggio, un rifugio o una consolazione, ma un più che completa l' uno.
Stare da soli vuol dire farsi abbracciare dal silenzio, lasciarsi andare, fino ad approdare a quel vuoto che ognuno trova in un modo o in una altro, come ad esempio facendo un’attività che si ama, nello sport o nel contatto con la natura. Nella coppia ci vogliono spazi per sé. In una relazione di coppia sana una cosa importante da fare è sapersi ritagliare uno spazio tutto per noi, in cui continuare a vivere momenti d’autonomia. Chi non lo fa è destinato a soffrire. Solitudine, calma, silenzio sono gli ingredienti necessari per ritrovare la propria interiorità che spesso, nel rapporto di coppia, viene sacrificata.
Come scrisse Schopenhauer "La solitudine ė fonte di felicità e tranquillità dell' animo".
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