/ Curiosità

Che tempo fa

Curiosità | 19 marzo 2017, 12:15

"La Mia Venezia": quattro chiacchiere con Monica Pasero, autrice indipendente dronerese

Il nuovo lavoro della scrittrice, edito con YouCanPrint, è un romanzo rosa con forti tinte "fantastiche", in cui passato, presente e destino uniscono i protagonisti in un legame "che vive in viaggio"

"La Mia Venezia": quattro chiacchiere con Monica Pasero, autrice indipendente dronerese

Nasce a Cuneo ma vive a Dronero, dove si occupa della sua famiglia, la scrittrice Monica Pasero, indubbiamente tra le più prolifiche del panorama indipendente della nostra provincia.

In attività sin dal 2009, Monica ha pubblicato con diverse case editrici circa 7 lavori differenti: nel 2011 e nel 2015 ha sperimentato l'autopubblicazione con il service editoriale YouCanPrint, a cui si è rivolta anche per la pubblicazione del suo ultimo libro, "La Mia Venezia".

Con lei, abbiamo fatto quattro chiacchiere.

- Ciao Monica. Hai voglia di parlarci un po', in generale, de "La mia Venezia"?

Certo! La mia Venezia racconta la storia di una giornalista sempre un po’ con la testa fra le nuvole a cui viene chiesto di scrivere un articolo sui misteri e le passioni della magica città sull’acqua. Durante le sue ricerche la donna verrà trasportata in sogni lontani, dove vivrà forti passioni, così intense da sembrare reali, che apriranno in lei la porta dei ricordi. Per una strana combinazione di eventi, verrà a conoscenza di un ritrovamento misterioso avvenuto accanto i ruderi di un vecchio castello sito in Albania. Si tratta di un piccolo quaderno di poesie risalenti alla Venezia del 1500. Durante la lettura Veronica comprenderà le motivazioni dei suoi sogni e scoprirà che l’autrice di quelle poesie è lei stessa.

Qui entra  in scena la bella e audace Venice cortigiana vissuta a Venezia durante il 1500 che ci condurrà nella Serenissima, vivendo con lei  le sue lotte, passioni e soprattutto i suoi grandi amori. L’amore per due viaggiatori  molto speciali lambirà la vita della  bella cortigiana cambiandola per sempre. Veronica rammentando così la sua vita precedente comprenderà che uno dei due viaggiatori vive anche in quest’ epoca e ora forse sa chi è! Da qui partirà la sua ricerca per ritrovarlo.

- Il romanzo è, di fatto, incentrato sull'amore. Un amore che "vive in viaggio": che cosa intendi con questa definizione?

La narrazione, come detto, racconta l’amore di  Venice per due uomini speciali che io definisco viandanti del tempo. L’amore di Venice e di Veronica vive in viaggio, perché non si tratta di un uomo comune ma di un viaggiatore dell’ universo che durante le sue esistenze ritorna da lei sempre.

- "La mia Venezia" è un romanzo rosa, con venature che potremmo definire "fantastiche"; insomma, quello del viaggio nei ricordi non è un tema così comune per una vicenda di questo genere, no?

L’amore e i ricordi sono spesso associati e, anche in una narrazione apparentemente fantastica, non è poi così raro questo connubio, anzi il ricordo è suggello d’amore, di ciò che è stato. Per cui in un contesto dove il tema è la vita passata, il ricordo diviene perno di tutta la narrazione. I ricordi ci inducono a tornare indietro e rivivere le emozioni passate: Veronica rammenta il suo grande amore durante i suoi sogni e a poco si delineano in lei memorie di un'esistenza lontana, ma le emozioni, quelle vere, oltrepassano la barriera del tempo e tramite proprio al ricordo vivono eternamente in noi.

- Hai pubblicato con Youcanprint. Come ti sei trovata e perché hai deciso di non affidarti a una casa editrice?

Mi affido da anni all’auto pubblicazione perché dopo brutte esperienze con editori classici ho deciso che sarò editrice di me stessa, anche perché l’editoria per il 90% delle volte è semplicemente una tipografia mascherata da casa editrice, che specula sui sogni di tanti scrittori emergenti con tante false promesse. Per cui consiglio a chi si appresta a pubblicare di fare molta attenzione agli editori odierni  e ricordare sempre che il valore di uno scrittore non è nel  marchio editoriale che lo pubblica ma nella sua persona, nei suoi sentimenti e in ciò che la sua penna riesce a trasmettere.

- Ultima domanda: perché proprio Venezia?

Venezia è una città misteriosa e piena di passione per la vita e per l’amore. Ho scelto la Serenissima perché quando penso a lei, io rammento... La Mia Venezia.

simone giraudi

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium