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| 25 gennaio 2017, 06:45

La musica nell'inconscio

Le giornate storte o i momenti d’ansia possono capitare a chiunque e sono molte le persone che per ridurre il proprio grado di stress ascoltano una canzone o un brano musicale che li calmi.

La musica nell'inconscio

L'inconscio è un grande contenitore di emozioni, pensieri, sensazioni, elementi multidisciplinari che come un' armonia o un forte rumore si mescolano. Il terapeuta diviene il maestro d'orchestra per aiutare il musicista a interpretare note e suoni, anche i più nascosti.

La musica è qualcosa legato a fattori innati dell’uomo e allo stesso tempo fenomeno culturale. È presente in tutte le culture, è un elemento che aiuta a determinare il carattere, la continuità e lo sviluppo della cultura di cui fa parte ed è in grado di unirsi ad attività, occasione, rapporto, istituzione, gruppo, bisogno, aspirazione e situazione.

La musica è così naturale per l’uomo perchè è correlata al linguaggio, altro aspetto universale. La musica e il linguaggio sono sistemi di comunicazione: entrambi utilizzano la voce, l'udito e la scrittura. La musica condivide parte delle “regole” della comunicazione che è propria dell’essere umano : “è impossibile non comunicare” e la musica è uno dei possibili veicoli, in particolare di emozioni, affetti, messaggi più o meno diretti.

Se si chiede ad alcuni musicisti, quindi “produttori” di musica,  “Perché fai musica ?" la risposta è solitamente correlata alla felicità, alla realizzazione personale, al desiderio di creare qualcosa che prima non c'era e che crea emozioni in se e ne gli altri. Creare musica è veicolare il proprio pensiero agli altri: questo non solo in relazione a  emozioni o sensazioni,  ma nel vivere o sentire un episodio di vita o un momento.

Capita spesso, sia con gli adulti che con gli adolescenti, di trattare all' interno del colloquio clinico una specifica canzone, perché riporta in parole semplici e fruibili pensieri che diversamente non sarebbero trattabili. Da grandi musicisti di un tempo, ai compositori pop di oggi, pensieri profondi vengono a galla, rendendo i pensieri colorati e le libere associazioni molto interessanti.

La musica può essere utilizzata anche nella formazione: quando si trattano temi pesanti o noioso, staccare con una citazione di una canzone o una canzone intera può servire per riattivare l' attenzione e accendere collegamenti negli uditori.

Recentemente un team di neuroscienziati britannici che hanno cercato di trovare una soluzione con un pezzo musicale che metta d’accordo tutti, e che possa essere universalmente riconosciuto come “il brano più rilassante del mondo". C'è infatti chi si rilassa con "le nuvole  bianche" di Ludovico Einaudi  o c’è chi invece preferisce un sottofondo hard rock.

La ricerca del team ha portato al brano "Weightless" del trio britannico Marconi Union, realizzata nel 2011 in collaborazione con la British Academy of Sound Therapy, come la melodia che crea un’atmosfera il più possibile adatta al relax. Il brano dura otto minuti ed è strumentale (e secondo gli studi ha ridotto l’ansia degli ascoltatori del 65 %). Il brano ė stato ideato in modo da non avere una melodia ripetitiva ed aiuta a indurre un senso di rilassamento più profondo e senza distrazioni.

Non si può non concludere con una citazione musicale: "Ciò che non si può dire e ciò che non si può tacere, la musica lo esprime(Victor Hugo)"

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Ernestina Fiore

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