“Renzi, campione di annunci, al tuo confronto è un dilettante”: sul bilancio l’ex Roberto Moine irride il sindaco di Sanfront

“In questi due anni il vostro ‘nulla’ è sotto gli occhi di tutti. Il degrado si vede, la pulizia non c’è, strade come via Trieste sono mesi e mesi che non vedono uno spazzino, il personale è più altrove che qui… Dopo tanti annunci sarebbe finalmente ora di vedere qualcosa di concreto, qualcosa che prende corpo… Il nostro premier Matteo Renzi, campione di annunci, al tuo confronto è un dilettante, un dilettante…. ”.

Da anni non si vedeva un Roberto Moine così pimpante, graffiante, cattivo, polemico, ai tavoli del Consiglio Comunale di Sanfront. E’ tornato ad esserlo nella tarda mattinata di sabato scorso, in fase di approvazione di bilancio di previsione (che pareggia sulla cifra di 3.748.000 euro), trasformatasi sin da subito in un elenco di cose (piazza Statuto, strade, boschi ex asilo, sociale, Balma Boves) che potrebbero/dovrebbero cambiare volto nei restanti 3 anni di legislatura prima del voto del 2019.

L’ex sindaco – un vecchio e navigato cane da tartufo - ha evidentemente annusato il momento tutt’altro facile che sta per attraversare la maggioranza che lo ha sconfitto alle urne del 2014 (Cda dell’Ospedale di Carità ancora in cantiere e della Pro Loco parecchio di là da venire) e sa bene che nulla sarà più come prima una volta che Silvio Ferrato, il suo rivale di sempre, ma con il massimo rispetto reciproco, avrà  lasciato libera la poltrona da vicesindaco e da consigliere comunale per “imbarcarsi” nell’avventura della guida della locale casa di riposo.

E forse lo sa anche Emidio Meirone, che questa sorta di “trapasso” ha avvallato e benedetto, quando non ispirato o peggio ancora voluto, bocciando di volta in volta tutte le alternative incontrate per strada. Forse per questo nel Consiglio di sabato scorso il primo cittadino, più che a difendersi dai pesantissimi sfottò del suo predecessore, ha  pensato a narrare le mirabilie di un Comune che – a suo dire – “è stato tra i pochi ad infilarsi tra le maglie del patto di stabilità così da poter avere molti investimenti all’orizzonte”.

Il fiore all’occhiello di Sanfront sarà il progetto – “redatto dalla precedente Amministrazione e rivisitato dall’attuale” dirà Moine, sollevando sorrisi pregni d’ironia del ragionier Meirone che lo ha definito invece un “completamente nuovo” – che interesserà i lavori di Piazza Statuto, destinata a diventare un vero e proprio salottino del paese con soltanto più due corsie d’asfalto destinate al transito delle auto, due aree verdi pedonali pavimentate in porfido, parcheggi laterali sopraelevati di qualche centimetro e strada che corre parallela all’ex cinema chiusa al traffico per favorire l’eventuale deflusso dalle uscite di sicurezza del locale.

Da segnalare, dopo il “no” della curia a che ciò avvenisse sul campanile del paese, l’imminente installazione del wi-fi su un traliccio in località Castello (coprirà il 90% del territorio) e di due (per ora) telecamere a circuito chiuso: l’una in località Mombracco (dove al momento si versa ogni tipo di rifiuto), l’atra al cimitero del paese.

In messo si tratterà di  surrogare Silvio Ferrato in Consiglio, di nominare un nuovo Assessore ed un nuovo vicesindaco. Un’impresa che lascerà sul campo – se non proprio “morti” e “feriti” – quantomeno un mare di polemiche.