Lunedì 25 aprile, Festa della Liberazione, riapre al pubblico la nuova stagione di Villa Bricherasio, il giardino botanico situato in via Bodoni, a Saluzzo, in cui convivono piante di aree geografiche molto lontane tra loro e che degrada dalla villa alla strada con un'esposizione ad est, con la collina alle spalle che lo ripara dai venti e crea un microclima particolarmente mite, che consente di coltivare anche specie che temono il gelo.
Si tratta di un parco, di 12.000 metri quadrati, frutto della passione e dell'estro di Domenico Montevecchi, frutticoltore saluzzese che, negli anni, ha dato vita a questo giardino seguendo i suoi gusti e la sua inclinazione. E' suddiviso in tre distinte zone fitoclimatiche: quella mediterranea, vicino all'abitazione, quella temperata fredda, e quella continentale. L'aspetto è quello del “giardino informale inglese”, in cui il passeggiare offre scorci di paesaggio, architetture vegetali ardite che generano meraviglia nel visitatore, quest’anno piacevolmente alle prese con alcune modifiche alle zone di paesaggio ed un ulteriore aumento di varietà e di specie.
Nel periodo estivo, nella zona continentale diviene un paesaggio tropicale con le magnifiche Gunnera manicata e nel gran Pantanal si ammirano le incredibili Victoria cruziana, Victoria ‘Longwood Hybrid', pregio di tutti gli orti botanici che di solito la coltivano in serra, mentre qui è possibile ammirarla all'aperto con le foglie che raggiungono notevoli dimensioni nei medi di luglio, agosto e settembre. L'Euryale ferox, presente nel laghetto più piccolo, ha grandi foglie che si toccano o si sovrappongono leggermente con fiori blu-viola. Intorno fa da fondale la Gunnera manicata dalle grandi foglie scure che si alterna alle graminacee.
La collezione di graminacee tra cui spicca l'Arundo donax variegato, le Calamagrostis acutiflora, le Carex buchanaii, le Festuca cinerea, il Panicum virgatum.si arricchisce anno per anno di sempre nuovi colori e morbide forme.
I pergolati di rose e i roseti fanno capolino nel giardino, notevole è la collezione di camelie che cedono il passo alle ortensie. Nell'alpineto si contano oltre mille specie di Crassulacee Tra le piante arboree ed arbusti ci sono alcune varietà di notevole pregio, come il Cinnamomum Canfora, la Firmiana Simplex, il Cupressus Cashmirianum, oltre agli Eucaliptus provenienti dalla Tasmania e dalla Nuova Zelanda che si accordano con palme, robinie e sambuchi.
Le visite sono aperte tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14 alle 18.30. Il costo del biglietto è di 5 euro (4 euro per le scolaresche e gratuito per ragazzi sotto i 12 anni). Info: 0175.41061 o 340.8054312.