Nel panorama politico anti-Domenico Amorisco (l’unico candidato sindaco di Sampeyre al momento certo, per sua stessa ammissione) che sta molto faticosamente cercando di prendere corpo e forma, di lui - l’ex presidente della Pro loco, Matteo Fina, classe 1983, che proprio un anno fa, dopo 9 passati al timone dell’Associazione Turistica, aveva gettato la spugna lamentando il disinteresse del paese -avevamo scritto di come in paese circolasse con insistenza il suo nome.
Specie dopo che era stato lui l’unico ad aver manifestato una disponibilità di massima ad accettare una candidatura a sindaco e ad avventurarsi in una sfida elettorale dagli esiti quanto mai incerti.
Se non un’investitura in piena regola, quantomeno l’etichetta del più papabile a sfidare il… mostro sacro disceso da Casteldelfino per riprendersi la “sua” Sampeyre: suo paese di residenza da oltre 40 anni e lavorativo - da segretario comunale - per oltre 33 anni ininterrottamente.
Nella mattinata di venerdì, Matteo Fina si è sfilato dal tritacarne pre-elettorale. Ed ha voluto dircelo, proprio per mettere a tacere tutte le voci che su di lui si sin rincorse e sovrapposte nelle ultime settimane: “Io candidato sindaco di Sampeyre? Si è vero ed innegabile che l’idea di candidarmi c’è stata fino, ma è anche vero che vi ho rinunciato dopo aver reso atto di non aver trovato le condizioni da me auspicate. Mi auguro che chi avrà l’onere e l’onore di guidare Sampeyre nei prossimi cinque anni sia in grado di spegnere i riflettori sulle persone ed accenderli definitivamente sul territorio”.