Un'ordinanza dello scorso 18 febbraio, emanata dall'ufficio Lavori Pubblici del Comune di Sommariva del Bosco, vietava la sospensione dell'uso dell'acqua a scopo alimentare all'interno del complesso scolastico di via Giansana e nel palazzo comunale.
Questa disposizione aveva fatto seguito alla comunicazione da parte dell'ASL Cn2 in merito alla presenza di "batteri coliformi a 37°" nell'acqua.
L'ordinanza è stata quindi revocata in data 24 febbraio, a seguito di un'ennesima comunicazione dell'Asl che dava come risolta la situazione.
Ma i consiglieri del gruppo Vivere Sommariva non ci stanno e chiedono di avere accesso a tutta la documentazione sulla questione. La domanda: "Se vi erano pericoli sulla salute pubblica, dunque sulla salute di tutti i cittadini, perché l’ordinanza si limitava a tutelare SOLO il distretto scolastico e il palazzo comunale quando la rete idrica è una sola? Perché non è stato fatto divieto di utilizzo a tutti gli esercenti di locali pubblici quali bar, panetterie, gastronomie, pasticcerie, studi dentistici…i quali somministrano e utilizzano l’acqua della rete idrica comunale per svolgere le loro attività?"
E continuano: "Tutta la situazione è stata gestita in modo confuso, causando allarmismi e totale disinformazione per diversi giorni su una questione quale quella della salute pubblica sulla quale atteggiamenti superficiali e irresponsabili non sono ammissibili. La popolazione sommarivese è venuta a conoscenza del problema tramite un comunicato del dirigente dell’istituto scolastico. Alcuni cittadini hanno riferito di un’auto che passava per le vie del paese con un megafono dove molti non hanno capito cosa diceva e altrettanti, lavorando fuori, non hanno avuto nessuna comunicazione. I sommarivesi, solo dopo molte ore, tramite un tam-tam di privati sui social network hanno iniziato a diffondere informazioni contraddittorie e confuse, quasi come si trattasse di una leggenda metropolitana, obbligando molte famiglie ad una corsa nei vari supermercati per approvvigionarsi l’acqua".
Vedremo se e cosa risponderà l'amministrazione.