Sabato 6 e domenica 7 febbraio l’Associazione Culturale Terra Taurina e l’Associazione L’Arc organizzano, nella storica cornice del parco archeologico Cannetum di Villar San Costanzo, le celebrazioni per l’antica festa celtica di Imbolc.
Sabato, dalle ore 18 alle ore 20, i rievocatori partiranno in processione dal parcheggio del Parco in località Santa Brigida e, giunti ai piedi del Castrum fortificato, daranno corso alla cerimonia dell'Imbolc con l'accensione del fuoco sacro e le offerte. Domenica, dalle ore 10 alle ore 17, presso la sala polivalente del Comune di Villar San Costanzo rimarrà aperta l'esposizione archeologica sperimentale L'Arc "tecnologia e manualità dell'uomo dal paleolitico al medioevo".
Nella sala i rievocatori saranno a disposizione dei visitatori per la didattica e le spiegazioni relative al periodo celtico e all'età del ferro. Imbolc è una festività dedicata alla Madre Terra, protettrice delle tre classi funzionali della società Celtica: i Reali, i Guerrieri e gli Artigiani. Rappresenta la fine dell’inverno e l’approssimarsi della primavera. Oltre che del fuoco domestico, è una Festa dedicata all’acqua vista anche come elemento purificatore.
Durante la celebrazione i partecipanti potranno posizionare degli oggetti personali (anche dei pensieri scritti su carta o legno) sull’area sacra per poi ritirarli alla fine del rituale. Verranno fatte tre offerte alla Madre Terra: l’idromele, la bevanda sacra per eccellenza, il latte (ricorda il primo latte delle pecore prossime a partorire gli agnelli perché la pecora dell’inverno che porta in grembo a Imbolc l’agnello della primavera è un'allegoria che può essere riferita all’inverno gravido della primavera prossima a venire), e infine qualcosa da mangiare, anche per i presenti.
A seguire vi sarà la Danza delle Spade, a scopo dimostrativo e non legata alla festività sopracitata, durante la quale i guerrieri prendono il nome. In questo periodo in Piemonte si celebrano le “Danze degli Spadonari”, ereditate dai nostri antenati.