Il canone Rai è progressivamente aumentato negli ultimi anni divenendo una spesa pesante sulle famiglie e sui contribuenti. La programmazione televisiva delle reti rai e private talvolta non incontra il favore della popolazione e sono in tanti a compiere una scelta controcorrente: spegnere la televisione e darsi alla lettura di libri e giornali.
Un sapore d'antico e di autentico dove le notizie sono rallentate ma sono più autentiche, più complete perchè approfondite nella quiete della lettura, senza la velocità dei palinsesti televisivi.
Abbiamo intervistato l'avvocato Alessio Ghisolfi del Comitato Difesa dei Consumatori.
Quale suggerimento fornite a chi non avendo più la televisione volesse evitare il pagamento del canone Rai?
Il passaggio è molto chiaro per noi, chi volesse eliminare la televisione dalle proprie abitazioni deve semplicemente portarla presso un centro di raccolta differenziata e demolirla. Attenzione a farsi lasciare la ricevuta di demolizione.
Dove sono questi centri e perchè serve il certificato di demolizione?
I centri sono generalmente ubicati alle porte dei nostri centri urbani, trattasi per lo più di recenti aree ecologiche gestite dai comuni. Il certificato è essenziale perchè alla Rai va dimostrato che il televisore è stato demolito e non è più in nostro possesso.
Se si riacquista nel frattempo un nuovo televisore?
Il nostro non può che essere un consiglio di legalità e osservanza della norma. Se si demolisce la televisione perchè non se ne fa uso, ripeto, è possibile evitare il pagamento esibendo alla Rai la idonea certificazione.