/ Agricoltura

Che tempo fa

Agricoltura | 27 aprile 2014, 17:20

Caserta, sul podio "femminile" della Mostra Nazionale della Bufala Mediterranea anche la “Moris Caraglio”

Sul secondo gradino è finita la bufala “Lisca”, dell’allevamento cuneese, nelle cui stalle ci sono circa 600 capi curate con passione da Franco e da suo fratello, proprietari dell'allevamento, e dai loro figli

Caserta, sul podio "femminile" della Mostra Nazionale della Bufala Mediterranea anche la “Moris Caraglio”

All’insegna delle premiazioni la giornata conclusiva della decima edizione di Fiera Agricola, da giovedì scorso nell’A1 Expo, il quartiere fieristico nelle immediate vicinanze dell’uscita autostradale A1 di Capua (Caserta).

Sono stati proclamati, infatti, i vincitori dell’ottava Mostra Nazionale della Bufala Mediterranea Italiana, organizzata per la prima volta a Caserta in collaborazione con l’Associazione Nazionale Allevatori della Specie Bufalina (Anasb).

Ad aggiudicarsi il titolo di campione assoluto della manifestazione è stato il toro “Peppino” dell’allevamento “La Fattoria di Nonna Vincenza” di Vitulazio (Caserta). Vice campione, invece, il toro di Giovanni Di Masi, allevatore di Altavilla Silentina (Salerno). Per la sezione “femmine” ha vinto la bufala dell’azienda “Fratelli Garofalo e Figli” di San Tammaro (Caserta); vice campionessa la bufala “Lisca”, dell’allevamento “Moris Caraglio” di Caraglio nelle cui stalle ci sono circa 600 capi curate con amore da Franco e dai suoi figli, proprietari dell'allevamento. L'allevamento Moris produce un ottimo latte di bufala che viene lavorato nel caseificio aziendale. Il latte delle bufale viene lavorato tutti i giorni per produrre mozzarella e altri latticini che vengono venduti in sette punti vendita monomarca (Caraglio, Cuneo, Borgo San Dalmazzo, Alba, Ventimiglia e due negozi a Torino). 

Menzione d’onore e seconda migliore mammella della Mostra, la bufala dell’azienda agricola “Circe” di Pontinia (Latina). Per la categoria “migliore mammella” ha vinto, invece, la bufala dell’azienda “Filippo Morese” di Pontecagnano Faiano (Salerno).

Soddisfazione da parte del direttore dell’Anasb, Angelo Coletta: “Una manifestazione molto importante ma anche molto difficile per i giudici, che si sono trovati di fronte un parterre di soggetti di elevato valore genetico e di elevata caratura sotto il profilo morfofunzionale. In questa edizione si è confermata la buona genetica casertana con il Campione Assoluto e la Campionessa, provenienti dalla Provincia di Caserta, ma non da meno sono stati i soggetti come riserve assolute che provengono dalle province di Salerno e di Cuneo”.
Stamane si è tenuta anche la V Asta Nazionale, che ha visto soggetti di alta genealogia arrivare a valori di mercato superiori agli 8mila euro, a conferma dell’elevato interesse per la genetica bufalina italiana.

Un’edizione, insomma, che sarà ricordata per i grandi numeri, soprattutto in termini di affluenza, nonostante le condizioni meteo incerte.

W.A.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium