Caro Babbo Natale, ti scrivo anche se non so se leggerai per intero questa mia. E per questo sarà molto corta.
Perché sicuramente ti staranno arrivando centinaia di migliaia di letterine tutte uguali, con le stesse richieste e le stesse speranze.
(Babbo, ci sei ancora?)
Perché quest'anno è stato difficile, molto difficile per tanta di quella gente, che vede le feste degli anni trascorsi come un film bello, dove c'era tutta la famiglia felice attorno ai regali, che erano tanti e così tanti non ce ne saranno più.
(Stai ancora leggendo?)
Lo so che tu ci puoi fare poco, o niente, ma un desiderio vorrei che lo potessi esaudire, per me: poter tornare bambina, per pochi minuti, e rivivere, con la consapevolezza d'adulta, tutto quello che mi sembrava allora meravigliosamente naturale, e ovvio, e infinito, e riproducibile, e eterno.
Un Natale a caso, dai miei cinque anni fino ai nove, scegli tu. Dove c'erano tutti, nonni, zii, genitori, e tutti erano giovani, belli e felici (o perlomeno così parevano ai miei occhi infantili).
Sarebbe un dono fantastico, e credo che potrebbe esserlo non solo per me.
Perciò, pensaci su. E se anche un pochino di quella meraviglia avanzasse per l'anno nuovo, non buttarla via: ci servirà tantissimo!