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In Breve

Che tempo fa

| 09 gennaio 2013, 07:04

Buon anno nuovo, ma vista la crisi possiamo poi permettercelo?!?

Buon anno nuovo, ma vista la crisi possiamo poi permettercelo?!?

Ci siamo. Finite tutte le feste natalizie, si volta pagina.

Prima cosa, smantellare gli addobbi natalizi. L'albero di Natale, i festoni, le corone, dopo il 6 di gennaio diventano improvvisamente anacronistici. Chi non lo tollera, si sbriga a riporre le palle e i pupazzetti, prima nei loro scatolini e quindi negli scatoloni, dove resteranno segregati per undici mesi, quasi che fossero in castigo.

C'è invece gente che lascia le stelle comete, le lucine, i babbi natale arrampicanti, attaccati alle pareti esterne delle proprie case per mesi. Si tratta sicuramente di persone che non rispettano lo spirito natalizio in quanto tale: perché permettere che un babbo natale resti esposto alle intemperie ed al passare del tempo, povero, lui che tornerebbe volentieri nel suo scatolone, è una vera crudeltà.

In Val Roja, solo alcuni giorni fa, ne ho visto uno appeso alla scaletta posteriore di un camper, quella che porta al tetto del mezzo. Veniva sballottato ad ogni curva, ed anche se procurava inevitabilmente delle risate, pensarlo come se fosse una persona vera faceva un po’ inorridire.

E' anche ora di dire addio agli eccessi culinari. Fra inviti a pranzi, cene, dopo cene, il nostro stomaco invoca pietà. Abbiamo ancora le dispense piene di strenne natalizie che persone gentili ci hanno portano in dono, ma obiettivamente non ce la facciamo più. Dobbiamo cercare di smaltire i miliardi di calorie ingurgitati durante le feste.

E così, - come m’ha fatto giustamente notare il mio giornalaio alle prese con una cliente che era davanti a me in cerca affannosa di una rivista sulle diete -, mentre a dicembre in libreria e nelle edicole pullulano libri e riviste culinarie con le ricette delle feste, grassi e grossi intingoli, che fanno crescere di peso solo nella lettura degli ingredienti, a gennaio fanno capolino le pubblicazioni dedicate alla perdita di peso. Ce ne sono di quelle serie, e di quelle decisamente astruse, del tipo “Dimagrire mangiando”, un autentico ossimoro, ma accomunate dal sicuro esito: nullo. Ché l'unico modo sicuro di perdere peso è quello di affidarsi ad un medico dietologo o, in alternativa, digiunare, cosa di per sé quasi impossibile, e per di più sconsigliabile, se fatta sconsideratamente.

C'è poi anche un altro piccolo problema che il post-natalizio si porta appresso: cosa fare dei regali non graditi? Insomma, cose tipo la milionesima cravatta, l'ennesima sciarpa, il soprammobile pacchiano, la crema per pelli mature regalata alla quindicenne, il libro di cucina dato a chi non ha mai acceso il forno in vita sua, il pallottoliere al bambino che usa l'I-pad... C'è gente che non ci pensa due volte, e se ne disfa, in un modo o nell'altro.

Altri, fra cui la sottoscritta, che invece non ha cuore di buttare via o riciclare la cosa inutile, perché si è fatta tutto un film. Si immagina infatti il parente o amico che è lì che ci pensa: “Cosa regalare a M.?” e poi dopo tanto rimuginare, ecco la fantastica idea (sbagliatissima): “Quella cosa lì è perfetta”. La persona allora prende, si veste, esce, sfida le intemperie, prende tram, autobus, treni (qui la mia immaginazione esagera, ma purtroppo mi funziona così) o, in alternativa, prende l'auto e cerca parcheggio per ore e poi ne trova uno, ma in pieno centro dove si pagano 5 euro all'ora, e raggiunge il negozio, dove riesce, strappandola dalle mani avide di qualcun altro, ad accaparrarsi della cosa in questione. Poi se la porta a casa, pregustandosi il piacere e la felicità che senza dubbio il dono mi offrirà nel momento in cui lo scarterò.

Dunque, dopo una simile odissea, come posso sbarazzarmi dell'orrore che ho trovato sotto l'albero?



Monica Bruna

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