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| 04 maggio 2011, 12:29

I wwworkers approdano in Granda: l'esperienza di marito e moglie di Dronero

Scopriamo i nuovi lavoratori della rete: "Occorrono spirito di adattamento, intraprendenza, creatività, voglia di autonomia e tanta, tanta capacità di mettersi in gioco"

Andrea Quaranta e la moglie Naide Della Pelle

Andrea Quaranta e la moglie Naide Della Pelle

E' stato Giampaolo Colletti, giornalista del Sole24ore, esperto in media digitali, ad inventarsi il neologismo “wwworker”, ovvero “worldwide wide worker” un nuovo fenomeno nato grazie alla Rete. Sono lavoratori che lasciano il posto fisso per avviare una nuova attività con l'aiuto della rete internet. I wwworkers  sono imprenditori di se stessi e non sono da confondere con i  “telelavoratori”, solitamente dipendenti che svolgono le loro mansioni collegati con il pc da casa anziché sul posto di lavoro. Un fenomeno che si e' rivelato  in poco tempo ampio e variegato, che ha toccato regioni diverse, e coinvolto  persone con i background più disparati. Si tratta infatti di uomini e donne, chi con  un posto fisso alle spalle, chi invece in fuga dal precariato, di tutte le età, che trasformano una passione, un interesse, un hobby,  in un lavoro tutto nuovo.

I wwworkers sono da poco approdati anche nella Granda.  Apripista sono stati Andrea Quaranta e la moglie Naide Della Pelle, che hanno lasciato Roma, e a Dronero hanno creato "Natura Giuridica", impresa on-line che si occupa di servizi e consulenze per le imprese, pubbliche amministrazioni e  privati cittadini nell'ambito del diritto ambientale e dell'energia. Abbiamo rivolto a loro alcune domande.

Qual è la vostra storia lavorativa?
"Dopo la laurea in giurisprudenza, conseguita presso l’Università degli Studi di Torino, mi sono specializzato in diritto ambientale, e nel 2002 ho iniziato a collaborare con uno studio legale romano specializzato in diritto dell’ambiente. In questi anni ho approfondito le tematiche relative al diritto dell’ambiente a 360 gradi, sia dal punto di vista patologico (cause amministrative e penali) sia da quello della prevenzione (consulenza giuridico-amministrativa).Mia moglie Naide, abruzzese conosciuta a Roma, invece è laureata in comunicazione e, dopo aver conseguito un master specialistico in comunicazione web, ha lavorato come responsabile dei contenuti in un’azienda di turismo e-commerce".

Da quanto tempo siete operativi?
"Il nostro studio di consulenza è nato nel gennaio del 2009, in seguito alla decisione di lasciare la capitale per una vita più in sintonia con le nostre aspirazioni".

Come avete avuto l'idea e forse anche il coraggio di aprire uno studio di consulenza ambientale on-line, e perché non avete fatto invece una scelta più tradizionale?
"L’idea è nata dalla possibilità di unire le nostre competenze (diritto ambientale e comunicazione web) per dare vita ad un progetto lavorativo altamente innovativo ed in linea con i grandi cambiamenti che stiamo vivendo.
La tutela dell’ambiente e la delicata e complessa utilizzazione, da un lato, e internet, dall’altro, costituiscono indubbiamente due fra i più importanti e nevralgici temi della società moderna: perché – ci siamo detti – non sfruttare le enormi potenzialità offerte dalla rete per comunicare un nuovo approccio alla tutela dell’ambiente, e offrire servizi di consulenza specialistica in un settore di primaria importanza? Così sono nati prima, nel 2008, il blog
http://naturagiuridica.blogspot.com, EcoBlogico di InFormazione, comunicazione e diritto ambientale e poi, nel 2009, il sito www.naturagiuridica.com, che fornisce servizi di consulenza, formazione, informazione e aggiornamento continuo in materia di diritto dell’ambiente e dell’energia. Il fatto che molta della nostra attività di consulenza si svolga on-line ci permette di rivolgerci ad un mercato più vasto, svincolandoci da un determinato territorio: in ogni caso, questa scelta non esclude, anzi si affianca, alla “tradizionale” attività di consulenza geograficamente localizzata. Inoltre, lavorare da casa-studio permette di risparmiare tempo e denaro, ma soprattutto di conciliare al meglio la vita familiare con quella lavorativa, aumentando la qualità di vita".

Perché avete scelto un piccolo centro come Dronero come sede operativa, lasciando una grande città come Roma?
"Io sono originario di Cuneo, mentre mia moglie è di origine pescarese. Ci siamo conosciuti a Roma – città dove vivevo dal 2002 – e lì abbiamo convissuto per circa 1 anno e mezzo, rendendoci conto che passavamo la maggior parte del tempo in macchina o sui mezzi pubblici per andare al lavoro. Ma al di là delle motivazioni logistiche – che pure hanno avuto la loro importanza – sono state determinanti per questa scelta la voglia di mettersi in gioco, dal punto di vista lavorativo, e la necessità di vivere in un ambiente più “a misura d’uomo” e in sintonia con la nostra idea di vita".

Quali canali sfruttate per fare pubblicità alla vostra attività?
"Sfruttiamo senz’altro il web (sito e blog, soprattutto, ma anche tutti gli strumenti che offre la rete, come i social network, web marketing), partecipiamo alle fiere di settore e utilizziamo la pubblicità su riviste specializzate in ambiente. Per questo abbiamo clienti in tutta Italia, e in alcuni casi anche all’estero: quando un operatore straniero decide di lavorare in Italia nel settore dell’ambiente e dell’energia, e deve affrontare la burocrazia e la complessità normativa del nostro Paese, si deve affidare ad un esperto del settore. E se va in rete trova Natura Giuridica…In ogni caso, la rete è “solo” una grande città virtuale, che vive delle stesse dinamiche di una qualsiasi altra città reale, solo con mezzi e strumenti diversi: anche in rete il passaparola funziona bene, e rimane uno degli strumenti più importanti, per un cliente soddisfatto".

Con questo lavoro riuscite a mantenervi?
"Si, certo".

Svolgete anche altre attività?
"Sono autore e co-autore di volumi in materia di diritto ambientale ed ho un’intensa attività di pubblicazione su riviste specializzate, cui affianco l’attività formativa. Mia moglie svolge attività formativa e di consulenza in materia di comunicazione web".

Vi ritenete soddisfatti e di conseguenza ve la sentireste di consigliare ad altri la vostra scelta lavorativa?
"Da quando abbiamo cambiato casa, assegnando degli spazi all’attività lavorativa ed altri alla parte abitativa, direi che siamo molto soddisfatti. Consigliare di diventare wwworker? Assolutamente sì: ma bisogna avere spirito di adattamento, intraprendenza, creatività, voglia di autonomia e tanta, tanta capacità di mettersi in gioco".

Per sapere tutto quello che serve per diventare wwworker, consultare il sito creato da Giampaolo Colletti  www.wworkers.it , che oltre ad consigliare alcune dritte, raccoglie numerose testimonianze di chi si è già lanciato in questo nuovo modo di lavorare.

Monica Bruna

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