/ 

In Breve

Che tempo fa

| 04 maggio 2011, 07:30

I bimbi educati al lago di Pianfei e chi si affumica con i tubi di scappamento sui tornanti del Col di Tenda

Due modi diversi d'intendere il picnic: lo specchio d'acqua del monregalese preso d'assalto da educatissime famiglie di extracomunitari. Sul Tenda la competizione per la "curva più esclusiva"

I bimbi educati al lago di Pianfei e chi si affumica con i tubi di scappamento sui tornanti del Col di Tenda

Stiamo lentamente – dato il tempo piuttosto variabile di queste ultime settimane – scivolando nella stagione dedicata alle scampagnate fuori porta. Intorno a Cuneo ci sono tantissimi luoghi che si prestano a dei bei picnic. Uno di questi è il lago di Pianfei, ridente località “dei Balcani”. Siamo stati lì a Pasqua, e penso fossimo fra i pochissimi indigeni presenti in quella giornata. Già al nostro arrivo c'era un gruppone di non meglio precisati asiatici che si facevano fotografe sulle sponde del lago. E poi più in là famiglie intere che sembravano uscite da un film di Kusturiça composte di intere generazioni di parenti, dai bisnonni ai bisnipoti, impegnate a mangiare abbondanti (o almeno così sembravano visti da lontano) banchetti con allettanti fragranze provenienti dalle carni arrostite sui barbecue.

Con il sottofondo di allegre musiche a tutto volume dell'est europeo, che arrivavano dagli stereo delle auto lasciate aperte accanto ai tavoli dei picnic. Bambini educatissimi che ci salutavano e giocavano nell'area attrezzata a loro dedicata, senza inutili schiamazzi ed adulti maschi che si davano alla pesca nel lago - che ci è parso ricchissimo di pesci – mentre adulti femmine ripulivano perfettamente dopo che avevano finito di pranzare, senza lasciare neanche un pezzettino di carta per terra.

Per me il lago di Pianfei è veramente sorprendente. Offre degli scorci di natura incantevoli, dispone di molte aree attrezzate per mangiare, si può, come detto, pescare, e c'è anche una specie di un piccolo bar ambulante che consta di un furgone aperto dove un signore che parla un piemontese strettissimo vende panini, bibite e gelati che, volendo, si possono consumare ai tavolini messi lì accanto. La sua bellezza sta anche nel fatto di essere a pochissimi chilometri da Cuneo, e non lo si direbbe tanto che lì la natura la fa da padrona. Ma questo non è l'unico luogo che mi piace e consiglio.

Da andarci rigorosamente nelle giornate più calde, perché si trova piuttosto in alto, c'è il pianoro alla Madonna delle Piagge, nei pressi di Robilante, e dal quale si può godere di un vasto panorama della pianura circostante Cuneo. E questi sono solo due esempi, tantissimi altri ne potrei citare, come anche i lungo fiumi dove è sempre possibile trovare almeno un posticino in perfetta solitudine. Per questo non riesco ad entrare nel cervello di chi si apre il tavolino e butta per terra il plaid lì attaccato alla portiera dell'auto, in qualche piazzola risicata a fianco di strade trafficatissime e inquinate.

Cose come queste erano frequenti soprattutto negli anni passati lungo i tornanti per salire al Colle di Tenda sul versante italiano, dove addirittura sembrava che ci fosse una specie di competizione ad arrivare per primi nella curva più esclusiva, cioè quella che aveva ben tre pini ad ombreggiare la piccola zona di prato perfettamente circondata per i suoi tre-quarti dall'asfalto. Ma ancora capita di vedere qualcuno nostalgico di quegli squallidi picnic, solitamente coppie di mezz'età con un'espressione in viso indefinibile, che non si capisce chi dei due abbia avuto la brillante idea di una scampagnata sul ciglio della strada.

Monica Bruna

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium